L’Horeca in slalom tra i paletti del Dpcm

Per gli ospiti degli alberghi il decreto non prevede limitazioni alla somministrazione. Così gli hotel si organizzano per il servizio. Anche gli stellati sfruttano la “svista”. E c’è invece chi organizza cene all’alba per aggirare i vincoli di orario
L’Horeca in slalom tra i paletti del Dpcm

L’Horeca fa slalom tra i paletti del Dpcm e, dopo le proteste in piazza, va alla ricerca di soluzioni alternative per il servizio. Così negli ultimi giorni sono nate idee di ristorazione pensate per aggirare le limitazioni agli orari d’esercizio imposti dal Governo in risposta al, nuovo, riacutizzarsi dell’emergenza Covid.

horeca FIRENZE - La Cena del Mattino - Ristorante La Loggia
FIRENZE – La Cena del Mattino – Ristorante La Loggia

SAN MARINO AGGIRA I DIVIETI

Fatta la norma, trovato l’inganno. A San Marino, forti dello status di Repubblica indipendente, i ristoranti continuano a lavorare con orari regolari, mentre a pochi chilometri di distanza, sulla riviera Romagnola, le serrande si abbassano alle 18. «San Marino – spiega il segretario di Stato al lavoro Teodoro Lonferniniè diversa dall’Italia, ha una popolazione contenuta, solo 9 mila abitanti, su un territorio proporzionalmente più ampio. Ha anche un numero di pubblici esercizi ridotto, il controllo quindi è più semplice, il tracciamento da noi funziona. Chiudere bar, ristoranti e pasticcerie alle 18 è assurdo».

GLI HOTEL SI DANNO ALLA STAYCATION

“Dimenticati” dal dpcm del 25 ottobre che ha messo sul piede di guerra centinaia di ristoratori e le associazioni di settore, gli alberghi e le strutture ricettive in generale, a cui è concessa la possibilità di svolgere attività di ristorazione senza limiti di orario per i clienti che vi alloggiano, si stanno organizzando per intercettare quanti più clienti possibile, anche in assenza dei tradizionali flussi turistici con formule scontate e pacchetti promozionali. E proprio ai clienti locali propongono soluzioni sempre più allettanti di “staycation”, termine americano coniato per indicare la vacanza di prossimità, in cui spesso è proprio l’esperienza gastronomica a fare da volano per un soggiorno più lungo.

STAY & DINE ANCHE STELLATO

Tutto regolare, per la legge: nessuno, infatti, vieta di soggiornare in una camera per una notte né impone quando lasciarla. Chi non è attrezzato con un ristorante interno, si organizza in “temporary restaurant” o in formule di room service curate dal personale spesso rimasto senza lavoro. Ma a riprova della bontà della strategia, anche gli stellati Michelin non si sottraggono alla tentazione di intercettare una clientela occasionale con una promo stay & dine: l’Idylio di Francesco Apreda, una stella, propone a partire da 320 euro a coppia, ogni giovedì, venerdì e sabato, l’opportunità di cenare pernottando poi in una camera superior dell’hotel The Pantheon a Roma e di avere una colazione compresa al risveglio. Il menu degustazione comprende 5 portate realizzate dallo Chef. Anche La Pergola, il ristorante stellato del Rome Cavalieri, non si ferma e offre un’opportunità unica per scoprire la cucina dello chef Heinz Beck, pernottando poi in una delle camere dell’hotel. “L’esperienza della cena si dilata, ci si può dedicare alla degustazione in piena sicurezza, senza preoccuparsi dell’ora e del ritorno a casa. E risvegliarsi il mattino dopo con Roma ai propri piedi”, spiegano i titolari.

LE CENE DI GALA DI METRO… ALL’ALBA

E poi c’è chi decide di ribaltare gli orari canonici e mettere tutti a tavola all’alba: la catena di distribuzione all’ingrosso METRO promuove sei cene di gala, in altrettante città italiane, come gesto di solidarietà e vicinanza ai ristoratori italiani. La novità è che sono in programma alle ore 6. Una vera e propria “cena del mattino” che da Bari presso Le Terrazze del Santa Lucia e, in contemporanea, a Firenze, presso La Loggia toccherà Verona (Ristorante Yard), Milano (Filippo La Mantia Oste e Cuoco) e infine Parma (Ristorante La Forchetta) e Roma (Ristorante Checco dello Scapicollo).

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BARI – La Cena del mattino – Le Terrazze del Santa Lucia

«Bar e ristoranti perdono il principale servizio, in quanto proprio dalle 18 possono contare sui maggiori introiti. Molti di loro hanno già scelto la chiusura totale per non incorrere in inutili perdite. La nostra iniziitiva è un simbolico Giro d’Italia tra chi, interpretando la tradizione gastronomica nazionale, è espressione di una parte fondamentale dell’identità del Paese che vogliamo tutelare e preservare», commenta Tanya Kopps, CEO METRO Italia.

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