Ginday va al bar e diventa Ginweek, il Covid lo rende itinerante

L’evento cambia format e dal 10 al 14 settembre si svolgerà in un folto numero di cocktail bar milanesi. Un Piano B dovuto al Covid, ma che sembra però avere buoni margini di successo, come sostiene (e auspica) Luca Pirola
Ginday va al bar e diventa Ginweek, il Covid lo rende itinerante

Non si girerà tra gli stand predisposti all’esterno della location milanese di Via Watt in cerca di novità di prodotto e lasciandosi tentare dai molteplici assaggi. Questa volta la sete e la curiosità di scoprire il magico mondo del gin la si potrà soddisfare visitando, dal 10 al 14 settembre prossimo, un ricco e ampio parterre di cocktail bar di Milano che accoglieranno l’ottava edizione del Ginday, che diventa dunque itinerante e cambia nome in Ginweek. Una settimana dunque all’insegna del gin.

IL FORMAT RIVISTO

Rivedere il format è stata una scelta di ripiego per il team di Bartender.it, società che organizza l’evento, che si è dovuto arrendere di fronte alla risalita del numero dei contagi da coronavirus registrata in questi giorni. In definitiva, un piano B che, però, sembra avere subito solleticato l’interesse di coloro che sono stati coinvolti in prima persona, vale a dire gli esercenti che vi hanno aderito. ‘’I locali si stanno dimostrando entusiasti di questa iniziativa e a noi interessa molto creare una sinergia con loro – ha confermato al nostro sito Luca Pirola, fondatore di Bartender.it –. Siamo molto fiduciosi che l’evento possa attirare un importante numero di visitatori, nonostante i timori legati al coronavirus. Abbiamo preferito evitare di radunare il pubblico in una singola location, seppure all’aperto, preferendo a questo punto ‘sparpagliare’ i gin lover nei vari bar. Se questo nuovo format avrà successo, non escludiamo che si possa ripetere anche con la Rumweek a fine ottobre e subito dopo con l’appuntamento di novembre dedicato al whisky. Molto dipenderà dall’evoluzione del Covid, ovviamente. Ci teniamo, inoltre, a precisare che nessuna istituzione cittadina ci ha negato i permessi per organizzare l’evento nello spazio programmato, ma ha solo ‘caldeggiato’ l’ipotesi di rivedere il nostro format. In altre parole: potevamo rimanere in Via Watt, ma poi, valutando i numeri in crescita della malattia, abbiamo preferito trovare una soluzione diversa per evitare qualsiasi rischio e pericolo di contagio’’.

Venendo quindi alla Ginweek, ogni locale proporrà una serie di gin e alcuni esercenti avranno a disposizione delle novità di mercato. La degustazione, in generale, sarà a pagamento e potrà contare sulla presenza di esperti e rappresentanti delle varie aziende e brand. A loro il compito di accompagnare gli avventori all’assaggio, spiegando peculiarità, abbinamenti e storia del prodotto. Durante i quattro giorni, sarà poi possibile collegarsi alle varie piattaforme social per seguire gli appuntamenti che di giorno in giorno si susseguiranno. Un modo per rimanere aggiornati sulle iniziative previste in questa edizione anomala e diverse del Ginday.

La lista dei bar che hanno aderito, come si diceva, è folta ed è composta dal: 1930, Backdoor, Banco, Barba, Bob, Bulk, Carico, Ceresio 7 Pool&Restaurant, Cinc Food&Drink, Chinese Box, Drinc Cocktail&Conversation, Drinc Different, Dry Milano (Solferino), Dry Milano (Vittorio Veneto), Elelettrautocadore, Excelsior Gallia Terrazza, IT Milan, ITER, Kanpai, Lacerba, MAG Cafè, Mandarin Oriental Bar&Bistrot, Milord, Moebius, Morgante Cocktail&Soul, Nik’s & Co, Nottingham Forest, Octavius, Officina, Opera 33, Pandenus (Gae Aulenti), Pandenus (La Foppa), Pandenus (Melzi d’Eril), Pandenus (Mercato), Pandenus (Risorgimento), Pravda, Rita Cocktail Bar, Rita Tiki’s Room, Surfer’s Garden, The Doping Club, The Spirit Milano, UGO.  

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