Tre cocktail speciali per il World Gin Day

Il 13 giugno si festeggia in oltre 30 paesi del mondo la giornata dedicata al gin. Abbiamo chiesto a tre giovani bartender di creare una ricetta personale per omaggiare il distillato di ginepro
Tre cocktail speciali per il World Gin Day

Spopola sul bancone dei locali di mezzo mondo. Parliamo di gin, enfant prodige degli spirit. Un fenomeno planetario che da 11 anni ha una sua giornata speciale da cerchiare sul calendario, vale a dire quella del secondo sabato di giugno in occasione della quale si proclama il World Gin Day. Un’idea nata dal drink blogger americano, Neil Houston. Essendo lui grosso amante di gin nel 2009 decide di organizzare un primo happening in un locale di Birmingham, radunando una serie di amici fidati e soprattutto selezionando accaniti gin lover. Tutti uniti per festeggiare tessendo le lodi del distillato a base di ginepro. Questa serata, per certi versi epica, giunge alle orecchie di Emma Stokes, anche lei profonda conoscitrice di gin, che decide di replicare il party anche tra i locali di Londra. Dalla terra albionica, la voglia di festa sconfina e si allarga a macchia dolio in tutto il mondo. Tanto che oggi il World Gin Day coinvolge oltre 30 paesi, Italia compresa.

Per questa ricorrenza, abbiamo quindi interpellato tre giovani bartender e chiesto loro di presentare in anteprima una ricetta a base di gin. Ecco cosa ci hanno proposto.

IL COCKTAIL IN ROSA

Lady first. Un tocco di femminilità ben si sposa con il gin, E partendo da elementi ‘in rosa’ che Solomiya Grytsyshyn, barlady che gestisce le operazioni dietro il bancone del Chorus Caffè di Roma, ha realizzato la sua signature chiamata The Club. Un drink dallo sguardo femminile, ma che strizza l’occhio anche al target maschile. Da consumare al bar e volendo a casa propria, a patto di seguire bene, in questo secondo caso, le indicazioni della giovane barmaid. Prima di passare in rassegna gli ingredienti, si deve scegliere il bicchiere: possibilmente calice da vino per accogliere contemporaneamente gin Hendrick’s Midsummer Solstice (5 cl), purea di fragola (3 cl), sciroppo di passion fruit (1 cl) e succo di lime (2 cl). A questo punto e dopo avere aggiunto ghiaccio tritato nel bicchiere, inizia la miscelazione con tecnica build. Completato questo passaggio, si guarnisce il drink con guscio di frutta della passione inserendo qualche goccia di alcol al suo interno per poi accendere e sprigionare un’elegante fiamma.

CARAIBI E SICILIA PER UN PUNCH AL GIN

Un cocktail che abbraccia il punch dei Caraibi, rivendicando al contempo un’anima sicula. Un giro di continenti che converte verso l’essenza del gin e la fragranza del tè. Questa il mix di sapori alla base di Scilla e Cariddi, drink proposto da Andrea Di Prinzio, bartender di Biosserì, l’insegna di ristoranti a base di materie prime biologiche presente con due punti vendita a Milano e uno a Palermo. Il cocktail dei ‘due mondi’ prende avvio versando nello shaker Gin Biostilla (300 ml) a cui si aggrega Rum Clairin Le Rocher (50 ml). I due spirit confusi tra loro accolgono a seguire tè alla menta e liquirizia (350 ml), cordiale ananas/limone (350 ml). Completato questo passaggio, si shakera il tutto seguendo la tecnica throwing. Dopodiché, si prende un tumbler e lo si riempie del contenuto miscelato, senza dimenticare di rivestire con ghiaccio e guarnire con un rametto di menta fresca e una simpatica chips di ananas.

IL TRICOLORE SVENTOLA NEL BICCHIERE

Dal The Spirit di Milano arriva uno dei drink appena messi in lista in vista dell’estate, ovvero il Collins Tricolore. Un cocktail che già nel nome evoca il suo stretto legame con l’Italia. A firmare la ricetta è Carlo Simbula, bar manager del locale milanese che ha riaperto i battenti lo scorso 4 giugno dopo il lungo lockdown. Il gin è dunque elemento principe di questo cocktail che ha deciso di avvalersi del Gin Toscano, sfruttando gli aromi delle sue botaniche particolarmente agrumate. Del distillato se ne versano quindi 50 ml in un tumbler alto, per poi unire succo di limone (25 ml) e sciroppo a base di due spezie che rappresentano il Bel Paese, ossia timo e peperoncino (15 ml). Dopo avere aggiunto ghiaccio, si colma il bicchiere con un top di soda e si dà via libera a una (robusta) mescolata, per infine porre un rametto di timo come guarnizione finale. Lo sciroppo, per diritto di cronaca, non è così complicato da preparare: dopo avere fatto bollire l’acqua, il recipiente viene tolto dal fuoco e al suo interno si spezzetta timo e peperoncino per una decina di minuti, andando poi a filtrare con aggiunta di zucchero.  

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