Ultimo Tocco: la Food Experience della cucina destrutturata a casa tua

Hai poco tempo ma vuoi comunque fare bella figura, evitando l'effetto 'frigorifero vuoto'?

Alzi la mano chi ha avuto almeno una volta nella propria vita un problema di orario, ovvero un dilemma di volere cucinare qualcosa di appetitoso e ‘di bella presenza’ in poco tempo. Ti vedo, già incuriosito da questa esperienza così comune a tutti noi.

Soprattutto chi vive nelle grandi città, ha infatti un problema cronico di rapporto qualità / tempo. Come fare per avere la prima, ottimizzando il secondo?

Le risposte, almeno per quanto riguarda il mondo del Foodservice, non si stanno facendo attendere. E in pieno lockdown se ne è aggiunta una: si chiama Ultimo Tocco ed è la nuova avventura imprenditoriale dei food designer Paolo Barichella e Mauro Olivieri. Un progetto di Cucina Destrutturata, dove l’ultimo tocco al piatto viene appunto lasciato al cliente, il quale deve compiere solo ‘il miglio finale’ prima della messa in tavola del pasto. Queste le parole che ben riassumono l’idea:

Il metodo Ultimo Tocco si basa sui principi della Cucina Destruttrata, già percorsa dai più grandi Chef in tutto il mondo quale metodo che consente di ottenere la più alta qualità da parte di ogni singolo ingrediente. Abbiamo messo a punto un metodo di Design dei servizi che ci consente insieme a te di lavorare in team come nella cucina di un ristorante, noi pensiamo alla produzione e tu alla linea delle preparazioni espresse.

Su Food Service ne abbiamo già parlato all’interno del web post Ultimo Tocco, il delivery sposa il food design nell’era Covidora, lo abbiamo provato 😉

ULTIMO TOCCO: UNA FOOD EXPERIENCE FI-GITALE

Oggi, il cliente non vuole più un’esperienza esclusivamente online, oppure offline. Tutto è integrato, focalizzato sui contenuti, customer-centrico, progettato per creare esperienze fluide senza dimenticare l’aspetto umano (human touch).

Questo è il principio su cui si fonda anche l’esperienza che l’utente vive quando entra sul sito web di Ultimo Tocco. Dopo avere selezionato tra la scelta di prodotti, infatti, lo stesso riceve una chiamata dal responsabile del servizio che:

  • conferma l’ordine, spiega il servizio e le modalità di preparazione finale del pasto;
  • si accerta di eventuali allergie, intolleranze o di specifici punti di attenzione;
  • attiva il food delivery operato da Glovo, che copre per ora quasi tutti i CAP del Comune di Milano, concordando l’orario stimato di consegna.

Lo ammetto: questo passaggio mi ha inizialmente spaesato, non avendo ricevuto subito una conferma digitale di acquisto effettuato. La chiamata da voce umana arrivata il mattino seguente, mi ha però confortato.

L’arrivo del pasto ha superato alcuni dei principali limiti che attualmente presenta il food delivery: esso infatti è arrivato con un packaging ordinato e gradevole, ‘brandizzato’ Ultimo Tocco, e alla temperatura (fresca) attesa.

Grazie alle istruzioni telefoniche ricevute, ho preparato in pochi minuti il pasto – a proposito, Agnolotti ripieni di melanzane e pomodori secchi e Praline di cioccolato fondente al Bergamotto e Zenzero per me ? Per i piatti meno semplici, il cliente ha anche la possibilità di consultare le istruzioni direttamente online.

Il pasto in sé, poi, va a gusti: personalmente mi è piaciuto, anche se la salsa l’ho trovata più vicina a un palato internazionale che italiano. Certamente, un buon modo per coniugare velocità e risultato. Detto, fatto.

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