Eat Out to Help Out: in Uk il Governo paga il conto

Downing Street vara il piano di aiuti alla ristorazione per il post-lockdown: il 50% di sconto su cibo e bevande non alcoliche per chi mangia fuori casa
Eat out to help out

Si chiama “Eat Out to Help Out”, ovvero “Mangia fuori casa per dare una mano” il programma messo a punto dal Governo britannico per sostenere il settore ristorazione così duramente colpito dalla pandemia di Covid-19 nella fase 2, iniziata ufficialmente il 4 luglio scorso.

FINO A 10 STERLINE DI SCONTO

Dal 3 al 31 agosto, chiunque si rechi da lunedì a mercoledì in uno dei ristoranti, pub, caffè, mense aziendali e scolastiche e food court dei grandi magazzini che partecipano al programma, beneficerà del 50% di sconto su cibo e bevande non alcoliche sino a un valore totale di 10 sterline per persona (circa 11 euro). Bambini compresi. L’offerta promozionale è fruibile quante volte si desidera ed è compatibile con politiche di sconto e riduzioni già in essere. Non è previsto nemmeno un minimo di spesa, né un numero massimo di persone per gruppo che può usufruire della riduzione.

INTERESSANTE PER I RISTORANTI, MENO PER I PUB

I ristoratori, che devono comunicare la disponibilità della propria struttura alla Food Standards Agency da cui riceveranno l’autorizzazione a partecipare, praticheranno immediatamente lo sconto ai clienti, per poi procedere alla richiesta di rimborso alle autorità competenti, che provvederanno a erogarlo entro 5 giorni. Secondo uno studio di Hospitality Leaders, i ristoratori indipendenti sono quelli che si dichiarano più propensi a partecipare al programma (77%), mentre più scettici appaiono i titolari dei pub (49%), che considerano come non strategica per il loro posizionamento l’offerta di cibo e quindi, il bonus offerto.

GADGET, SOCIAL MEDIA E GEOLOCALIZZAZIONE

Per favorire al massimo il successo dell’iniziativa, il dipartimento responsabile del progetto, l’HM Revenue & Customs, ha sviluppato una serie di materiali promozionali che possono essere scaricati gratuitamente dal sito istituzionale e utilizzati come vetrofanie da applicare nel punto di vendita o sui canali social dei locali e tovagliette per i tavoli che danno il “bentornato” ai clienti. E renderà operativo, dal 20 luglio, un sistema di ricerca con geolocalizzazione dell’utente che individuerà i ristoranti aderenti all’iniziativa in un raggio di due km.

UN TAGLIO ANCHE ALLIVA

Secondo le previsioni potrebbero essere circa 130 mila le imprese interessate a partecipare a Eat Out to Help Out e se il riscontro da parte del pubblico sarà positivo si salverebbero sino a 1,8 milioni di posti di lavoro. E non è tutto: il Governo ha annunciato che intende procedere alla riduzione delle imposte per chi opera nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, facendo scendere innanzitutto la Vat (la nostra Iva) dal 20% al 5% per sei mesi, a partire da luglio 2020.

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