Signorvino, nuovi eventi per la fase 3

“La promozione del vino italiano non può fermarsi”: omnicanalità da rimodulare senza rinunciare alla sicurezza
Signorvino, nuovi eventi per la fase 3

La catena di Signorvino si è sempre contraddistinta per un calendario ricco ed eterogeneo di eventi, spesso gratuiti, volti alla promozione del vino italiano per appassionati del settore, ma non soltanto. Ogni anno sono stati almeno mille eventi ad animare i 17 store della catena: dal puro intrattenimento alle degustazioni, dalle cene con il produttore fino a vere e proprie lezioni da parte dei wine specialist.

Prima della pandemia e del conseguente lockdown, si registravano circa 2000 partecipanti alle Lezioni di Vino organizzate negli store ed oltre 10.000 all’anno a degustazioni e Master Class per quasi 3000 bottiglie stappate a scopi formativi e promozionali, mente sono oltre 20.000 le persone che hanno partecipato ad eventi tematici musicali e legati alle grandi manifestazioni di settore.

È evidente che debba esserci una rimodulazione dei format legati all’eventistica del settore. E’ indispensabile agire con la massima sicurezza sia per dipendenti sia per gli ospiti: non si può però rinunciare alla promozione del vino italiano, che inevitabilmente passa anche attraverso eventi formativi online ed offline che permettano a platee variegate di incontrare produttori e degustare vini sempre nuovi o abbinamenti equilibrati” sottolinea Federico Veronesi (nella foto), general manager di Signorvino.

COSA CAMBIA CON LA FASE 3

Gli appuntamenti saranno quindi su prenotazione, rivolti ad un numero definito di persone che potranno partecipare rispettando le distanze di sicurezza. Gli ambienti dedicati così come gli arredi, i bicchieri ed ogni attrezzatura saranno igienizzati dopo ogni utilizzo. Ogni store definirà nel dettaglio le caratteristiche degli incontri, in base alle specifiche degli spazi disponibili.

Continueranno poi le dirette Instagram di “1 bottiglia per 2” che sono state, in fase di lockdown, un vero e proprio punto di incontro con i consumatori, scambi di opinioni e discussioni su precise tematiche, denominazioni e vini. Il format è nuovo, fluido e con un certo carattere formativo: due wine specialist che effettuano una degustazione alla cieca provando ad indovinare il vino creano una discussione curiosa in grado di confrontarsi con i clienti e proseguire l’attività di affiancamento che normalmente viene svolta tra gli scaffali.

In questo periodo, ad esempio, il giardino dello store di Parona, la terrazza sui vigneti nel cuore della Valpolicella, sarebbe stato animato da aperitivi con intrattenimento, musica, degustazioni e cene tematiche. Sempre per garantire una maggiore sicurezza per clienti e dipendenti, tali spazi non ospiteranno attività ma saranno comunque disponibili per chi volesse ancora godere di una cena o un aperitivo all’aria aperta anche in zone esclusive come Piazza Maggiore a Bologna o il balcone sul Ponte Vecchio a Firenze. Rimane forte anche l’attenzione agli eventi di settore che sembrano essere confermati in buona parte, come Milano Wine Week e Merano Wine Festival, che quest’anno avranno un ruolo ancora più importante per le aziende di vino e l’intero comparto, pur dovendo affrontare una sfida difficile.

EVENTI SÌ, MA A DISTANZA

Ma la vera novità riguarda un nuovo modo di concepire e vivere gli eventi a distanza: format originali pensati da Signorvino per non rinunciare al suo lavoro di comunicazione con il grande pubblico. Al posto delle classiche Lezioni di Vino del gruppo, a partire da metà luglio, saranno on line su YouTube e sui canali social, degli speciali girati con l’aiuto dei wine specialist che durante ogni lezione on line affronteranno ed illustreranno un determinato territorio (con più livelli di approfondimento), concludendo poi con la degustazione guidata di tre vini rappresentativi di quella area vinicola.

Il Covid non ferma nemmeno la voglia di Signorvino di dare visibilità alle aziende di vino più interessanti: da settembre saranno online contenuti digitali in grado di raccontare una vera experience nei negozi. Sara Piovano, giovane comunicatrice di vino e wine influencer piemontese, una volta entrata in un locale della catena si destreggerà tra gli scaffali fino a scegliere un determinato vino, l’evento on line proseguirà con tour virtuali direttamente in cantina ed una visita con il produttore.

LA PROPOSTA DI SIGNORVINO OGGI

In questo periodo di incertezza la risposta di Signorvino è chiara: gli store sono tutti aperti con l’intera gamma di proposte per il consumatore. Dall’acquisto take away alla degustazione, dalla ristorazione all’incontro guidato tutto seguendo le disposizioni di sicurezza alle quali ormai ci stiamo abituando e con premure aggiuntive da parte della catena. Il punto di forza non sarà soltanto la vendita in modalità e-commerce, ma anche una proposta basata sulla omnicanalità, andando ad offrire al cliente la più ampia gamma di possibilità in merito alla selezione, acquisto e consegna del vino. È infatti possibile prenotare il proprio ordine in store per poi andare a ritirarlo personalmente. Usufruendo del canale e-commerce appena inaugurato prenotando dal sito oppure su TheFork, con la possibilità di ricevere le bottiglie selezionate in tutta Italia con spedizione gratuita (acquistandone almeno sei).

Un’altra opportunità offerta ai consumatori è la possibilità di poter ricevere direttamente a casa un abbinamento 100% italiano, essendo attivo nei principali store della catena il food delivery tramite Deliveroo (Milano, Torino, Firenze, Curno, Brescia, Verona, Bologna e Arese). Signorvino ha lavorato anche sul menù, inserendo pietanze in grado si sopportare la spedizione e di conservarsi perfettamente. Tutte le opzioni di acquisto sono affiancate dalla consulenza di un wine specialist che, raggiunto in store oppure telefonicamente, può consigliare il vino giusto per ogni occasione, abbinamento o budget.

Dalla riapertura, Signorvino esprime un “cauto ottimismo sulla vendita del vino take away – che risente sicuramente meno degli effetti della pandemia. L’affluenza nei locali è buona ma principalmente legata all’acquisto oppure all’aperitivo, che rimane un momento imprescindibile nella vita quotidiana dei veronesi che si sono già abituati alle nuove norme”.

© Riproduzione riservata