Dopo la quotazione, Sirio diversifica il business

Sirio ha archiviato un 2019 all’insegna dello sviluppo a 360 gradi: dalla quotazione in borsa a una serie di accordi con importanti operatori del food retail
Dopo la quotazione, Sirio diversifica il business

Se il catering commerciale nel settore ospedaliero si conferma core business del gruppo ravennate, è innegabile che Sirio stia spingendo decisamente sul pedale della diversificazione del business, alimentando una crescita che lo scorso anno ha vissuto ritmi davvero serrati. Infatti, dopo la quotazione alla borsa di Milano, nel listino dell’Aim Italia, la società da vent’anni guidata da Stefania Atzori ha messo a segno significative partnership, destinate a rafforzarne la presenza anche nel settore del food retail.

LE PARTNERSHIP NELLA RISTORAZIONE

L’ultima in ordine di tempo è quella con la catena francese Paul (Groupe Holder), che conta oltre 700 panetterie di qualità in 48 paesi e per l’Italia ha messo a punto il format Paul Le Cafè, che proporrà piccola ristorazione e caffetteria di qualità, grazie all’accordo in esclusiva con Lavazza. L’accordo, di durata decennale, permetterà a Sirio di aprire due locali nel 2020, partendo da Milano, per arrivare a sei nel prossimo quinquennio.

Lo scorso anno è stato siglato anche un contratto con BK Project per l’acquisto di due punti vendita Burger King a Rozzano (Mi) e Rimini, che portano a sei ristoranti il portafoglio gestito da Sirio, cui il big player del fast food ha affidato un importante piano di sviluppo in Italia. Tutto questo senza dimenticare Cioccolatitaliani –  un accordo con Ges, proprietaria del brand, per l’apertura del secondo punto vendita nel Curno Shopping Center e di altri quattro in tre anni – e Alice Pizza: in questo caso, la partnership con la società “Me & Alice”, proprietaria del marchio, consentirà nei prossimi 18 mesi l’apertura di sei pizzerie al taglio nel canale ospedaliero.

101 MILIONI ENTRO IL 2021

Insomma, Stefania Atzori continua a implementare una strategia molto aggressiva per il suo Gruppo, attivo anche nel travel retail con le aree di servizio Sirio e il brand La Ghiotta negli aeroporti, che a fine 2018 aveva superato i 64 milioni di euro di fatturato e i 700 dipendenti. L’obiettivo del piano industriale – arrivare entro il 2021 a quota 101 milioni, con un Ebitda a 13 milioni – potrebbe essere raggiunto in tempi più brevi.

© Riproduzione riservata