Carta d’Identità Alimentare sceglie A quiet place

Lanciata la campagna di comunicazione del nuovo progetto digital italiano rivolto al mondo della ristorazione

Ha un acronimo importante, MyCIA, il nuovo progetto digital rivolto al mondo della ristorazione ideato da Pietro Ruffoni, giovane imprenditore vicentino che ha già raccolto fondi importanti per la sua Carta d’Identità Alimentare. E affida la comunicazione alla società milanese A quiet place.

CARTA D’IDENTITÀ ALIMENTARE: COME FUNZIONA

Totalmente gratuito per gli utenti e i ristoratori, Carta d’Identità alimentare è un progetto ambizioso e innovativo e vuole posizionarsi come nuovo punto di riferimento nel general public come antitesi qualitativa a TheFork di Tripadvisor. L’innovazione è la vera cifra del progetto, basato su un algoritmo che consentirà agli utenti di effettuare una ricerca per singolo piatto – visualizzandone gli ingredienti – in qualsiasi locale d’Italia registrato nell’app (e sul portale).

Un’app quindi che incontrerà gusto, professionalità e regimi alimentari, facendo uno screening accurato di materie prime e desideri o intolleranze. Due i target di riferimento: il mondo della ristorazione, in ogni sua forma, e gli utenti italiani e stranieri che vogliano prenotare un pranzo o una cena in Italia.

IL LANCIO DI MYCIA

D-Day per il lancio di MyCIA sarà la seconda metà di giugno, seguita da un secondo momento di comunicazione importante in autunno, destinato a celebrare il World Food Day del 16 ottobre. Nel team che seguirà la comunicazione del progetto, insieme a Elena Santoro, anche Giulia Buia, giornalista professionista e già cronista parlamentare di SkyTG24.

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