Toscanino, per assaporare gli antichi sapori

A Milano il Toscanino è un concept store a tutto campo improntato sull'enogastronomia della Toscana. E dopo il test meneghino parte alla volta dell'estero

La Toscana nel piatto, ma anche nell’ambiente. Varcato l’uscio del Toscanino, nuovo multiformat ristorativo inaugurato da qualche tempo a Milano in Via Melzo, alle spalle di Corso Buenos Aires, la reazione naturale del commensale è quella di guardarsi intorno incuriosito. La location accoglie calorosamente il cliente in un ambiente che ricalca lo stile elegante del tipico casolare rurale toscana di inizio ‘900, rivisitato qui in chiave moderna. Ogni singolo accessorio non è lì per caso e rimanda al dichiarato legame regionale del progetto, dal piano in marmo bianco dei tavolini alle ceramiche di Montespertoli realizzate a mano, dai vasi e bottiglie delle vetrerie di Empoli, fino ai coltelli di Scarperia e articoli vari in lino o cotone alcuni dei quali in tessuto Casentino. E poi, interi scaffali ricoprono le pareti  accogliendo una vasta selezione di vini di diversa tipologia, ma accomunati dalla provenienza da terroir toscani. Ogni bottiglia ha un cartellino al collo che ne indica il prezzo di acquisto, rincarato di 4 euro se invece lo si consuma al tavolo.

IL TOSCANINO IN TAVOLA

Pranzo, aperitivo e cena, ma non solo. Il Toscanino oltre al ristorante con cucina a vista, aggiunge al suo mosaico altri tasselli costituiti da cocktail bar ed enoteca, area gastronomia con vendita diretta al banco e corner per la panificazione del pane. Alla regia del progetto troviamo Simone Arnetoli e Laura Tosetti, soci nella vita (sono sposati), ma anche nel business essendo i fondatori di Galateo Ricevimenti, società di catering nata una ventina di anni fa. Proprio attraverso l’expertise acquisita, i due titolari hanno coinvolto nel progetto ristorativo circa 150 produttori (lavorando anche a stretto contatto con alcuni consorzi locali). Da queste partnership, il locale può già vantare in questa fase di lancio quasi 900 ingredienti appartenenti all’eccellenza agroalimentare della Toscana e alla base di un ricco menu (che varia a ogni cambio di stagione) da sfogliare e risfogliare perché l’offerta è ampia. Spiccano tra gli antipasti gustose varianti del tagliere, dettate dalla combinazione di salumi, formaggi, patè, verdure, tartufi etc. I primi piatti freschi abbondano, così come i secondi a base di carne e pesce. All’appello non poteva mancare la celebre bistecca di chianina alla Fiorentina. Pagina dopo pagina si scoprono le Casarecce Trafilate con pesto di Massa Carrara e pecorino di Pienza, la Trippa alla Fiorentina con ceci e salvia, il baccalà alla Livornese, mentre sul fronte dolci il fiore all’occhiello è il Dessert dell’Amicizia, una rotondità di gelato alla crema fiorentina farcito con cialde di Montecatini e servito su un supporto realizzato in marmo bianco di Carrara. In generale, il prezzo finale si mantiene nella norma per questa tipologia di format. Per un tagliere con primo o secondo e dolce, si spende sui 40/45 euro a persona.

UN’OSPITALE CASA TOSCANA A MILANO

“Abbiamo impiegato oltre un anno e mezzo per portare a compimento questo progetto che vuole essere un’ospitale ‘casa toscana’ dove il cliente si accomoda per assaggiare l’eccellenza della cucina toscana, riscoprendo i veri e genuini sapori di un tempo, in un ambiente curato e confortevole capace di metterlo a suo totale agio”, dichiara Simone Arnetoli. Il progetto in Italia rimarrà un unicum, mentre si prefigge di uscire dai confini nazionali: “Abbiamo individuato alcune città dove intendiamo inaugurare il Toscanino – conferma il titolare –. Ogni singola apertura non avverrà in franchising, ma creeremo una specie di joint venture con imprenditori toscani residenti in quel paese. Li abbiamo già contattati, sono rimasti entusiasti del nostro format e, di conseguenza, abbiamo subito trovato l’accordo. Le prime due destinazioni saranno Bruxelles e Bordeaux. Successivamente si proseguirà verso Londra, Barcellona, Berlino e Amsterdam”.

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