Con la sua Pasta di Camerino, Entroterra continua a macinare risultati positivi. L’azienda marchigiana, che registra una crescita delle vendite a doppia cifra, ha un fatturato di 30 milioni di euro (con un giro d’affari di 50 milioni l’anno per l’indotto) e produce 500 quintali di pasta al giorno, guardando con crescente interesse anche ai mercati internazionali.
A conferma del dinamismo che l’ha sempre caratterizzata, Entroterra ha deciso di diversificare il business entrando nella ristorazione con un’insegna che basta da sola a definire il format: Punto e Pasta.
Pasta protagonista assoluta
La scelta di non inserire il brand nell’insegna non è casuale: il focus è solo ed esclusivamente sul prodotto. Per la prima apertura l’azienda ha puntato su Civitanova Marche, dove il successo è stato immediato. L’obiettivo è peraltro quello di aprire altre location sul territorio nazionale: entro il prossimo anno, negli auspici di Entroterra, ci sono due piazze di grande rilievo, ovvero Roma e Milano. Non si tratterà, ad ogni modo, di una catena in franchising: la proprietà resterà in capo all’azienda, che intende così avere un presidio più diretto dell’iniziativa.
Il progetto è senza dubbio di rilievo: basti pensare alla scelta di prediligere all’affitto la proprietà dei locali e degli arredi e di puntare, per il personale, su assunzioni a tempo indeterminato. A Civitanova operano tre addetti ai fornelli, oltre a un lavapiatti, cui si affiancano quattro camerieri per la sala.
Grandi investimenti anche per la cucina, che all’insegna della sostenibilità è tutta elettrica o a induzione, con consumi sicuri all’interno di un layout studiato in chiave di efficienza. Inutile sottolineare che il menù vedrà protagonista assoluta la Pasta di Camerino, preparata secondo le ricette marchigiane e con materie prime di filiera locale.