A poche settimane di distanza dall’ufficializzazione della partnership con la società di robotica Coco, Uber Eats fa un altro importante annuncio nel campo del delivery automatizzato. La piattaforma di delivery ha infatti siglato con un’altra startup specializzata in robotica, Avride, un accordo pluriennale per la consegne con veicoli autonomi a partire da Austin, in Texas, per poi espandersi a Dallas, Jersey City, nel New Jersey, e in altre città degli Stati Uniti. La partnership include anche i robotaxi, anche se si prevede che questo comparto debutterà non prima dell’anno prossimo.
I dettagli della partnership con Avride
I consumatori nei mercati coperti dalla partnership tra Uber Eats e Avride “avranno la possibilità di scegliere se farsi consegnare il cibo da un robot per le consegne Avride – ha affermato Dmitry Polishchuk, Ceo di Avride –. Abbiamo in programma di espandere la nostra flotta impiegata nelle consegne con Uber Eats a centinaia nel corso del 2025”. In effetti la startup, i cui robot sono già in uso per le consegne commerciali in diversi mercati, tra cui la Corea del Sud e alcune regioni degli Stati Uniti, vede nella partnership la possibilità di scalare il suo business Avride in modo rapido negli Usa.
Le ragioni dietro il nuovo accordo
Le differenze economiche tra la consegna tramite robot e tramite rider sono attualmente sconosciute, ma Uber Eats potrebbe essere sotto pressione per ridurre i costi di manodopera. L’azienda non specifica direttamente quanto paga i fattorini, che considera lavoratori autonomi, anche se la retribuzione è inclusa nel costo dei ricavi e potrebbe costituirne la maggior parte. Di fatto, il costo dei ricavi di Uber in tutti i segmenti è aumentato da 10,8 miliardi di dollari nei primi sei mesi del 2023 a 12,7 miliardi di dollari nello stesso periodo del 2024, secondo la sua più recente dichiarazione degli investitori 10-Q. Ciò rappresenta un aumento proporzionale dal 60% al 61% dei ricavi totali.