Crazy Pizza raddoppia aprendo in Middle East, America ed Europa 

Il brand del Gruppo Majestas, guidato dagli imprenditori Flavio Briatore  e Francesco Costa, accelera il proprio percorso di sviluppo con 10 aperture nel 2024
Crazy Pizza raddoppia aprendo in Middle East, America ed Europa 

Crazy Pizza accelera sensibilmente il proprio progetto di espansione globale con una serie di aperture in location strategiche in tre differenti continenti, le quali andranno ad aggiungersi nei prossimi mesi alle attuali 10, già presenti a livello internazionale. Impegnata a elevare il concetto di luxury-fun dining in Italia e nel mondo, con circa 10 aperture entro la fine dell’anno Crazy Pizza si prefigge di celebrare l’eccellenza italiana nel panorama internazionale diventando tra le più grandi realtà del settore a livello mondiale

In Medio Oriente, area da sempre strategica per il brand già presente con 4 location in 3 differenti Paesi, l’attenzione è rivolta prima in Bahrain, la cui apertura è prevista per l’inizio di aprile, e poi a Neom, la più  grande Smart City del mondo, un progetto urbanistico visionario ideato in Arabia Saudita e considerato uno  dei più grandi investimenti immobiliari di sempre. 

Per quanto riguarda l’Europa, dove l’insegna è già presente in Italia con location di rilievo, a maggio aprirà le porte il ristorante di Napoli, con splendida vista sul Vesuvio, e a seguire Crazy Pizza inaugurerà anche nella modernissima Marina di Varazze, dando via alla stagione balneare, seguita a breve dalla annuale riapertura estiva della prestigiosa location a Porto Cervo. A giugno, invece, sarà operativa anche la nuovissima venue di Belgrado, una delle città più antiche d’Europa, seguita da altre importanti sorprese entro la fine dell’anno. 

Inoltre, negli Stati Uniti è stato recentemente siglato uno strategico accordo di Joint Venture pluriennale che porterà alla prima apertura, entro fine anno a New York, seguita poi da una numerosa serie di aperture nelle location americane più prestigiose, sia a Est che a Ovest. 

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