Cibiamo Group, nuovo assetto societario e rilancio

L’ingresso di Rile Development e della Torrefazione Ottolina ha dato vita a un accordo di filiera. Il risultato: ripartono le aperture
Cibiamo Group, nuovo assetto societario e rilancio

C’è un nuovo assetto societario per Cibiamo Group, operatore che controlla le insegne La bottega del Caffè e Cibiamo. All’inizio di ottobre è infatti stato definito un passaggio cruciale per il rilancio delle attività, condizionate dalla pandemia, fattore che ha rallentato il piano di sviluppo concordato prima del Covid.

L’operazione nel dettaglio

Nel dettaglio, dal capitale sociale sono uscite le società collegate al Gruppo Euroristoro, che aveva acquisito nel 2012 la metà delle quote di Cibiamo Group, mentre fanno il loro ingresso Ottoholding, rappresentata dal General manager Fabio Massimo Ottolina, che ora detiene una quota di maggioranza relativa, e Rile Development, che fa capo alla famiglia Resca. Il fondatore Alessandro Ravecca conserva una quota personale e mantiene le cariche di Presidente e Amministratore delegato. L’operazione è stata seguita dall’avvocato Davide Guardamagna dello studio GeaLex.

Siamo concentrati e carichi per dare il via a un bel piano di sviluppo, che ci permetterà di rimarginare le ferite della pandemia – ha commentato il Presidente e fondatore Alessandro Ravecca all’indomani del riassetto –. È stata un’ottima trattativa perché i valori sono stati calcolati sulla base del 2019 e siamo sostanzialmente soddisfatti del risultato”.

Ristrutturazione del retail

In contemporanea, Cibiamo ha avviato un processo di ristrutturazione del retail, chiudendo gli store che non performavano secondo gli obiettivi e riducendo il numero degli affiliati. Inoltre, è cambiato il modello di gestione: dalla quasi totalità di locali franchising – a gestione diretta era rimasto soltanto il punto vendita di Sarzana, a marchio La bottega del Caffè e Cibiamo, inaugurato nel 1992 – oggi Cibiamo Group procede verso un maggiore equilibrio tra affiliati e diretti. “Siamo già arrivati a otto locali diretti con altri due in apertura e prevediamo una crescita annua di cinque punti vendita diretti e altrettanti indiretti. Non c’è più la smania di aprire a ogni costo e cercheremo di ridurre la frequenza delle inaugurazioni, con più ponderazione”, precisa Ravecca. L’accelerazione riguarderà i canali tradizionalmente presidiati da Cibiamo ovvero i centri commerciali e le stazioni ferroviarie, ma anche gli altri canali come i centri storici e i centri direzionali. “Abbiamo già i primi riferimenti in questi ambiti per noi nuovi, grazie all’esperienza maturata con le aperture di Cannes e di Londra. Lo sviluppo riguarderà l’Italia e l’estero. In Italia procederemo in via diretta e franchising, accordandoci con realtà familiari specializzate e con società multi franchisee; all’estero, dove possibile, apriremo un flagship pilota per poi dare il via al processo di espansione attraverso partner locali”.

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