ALT Stazione del Gusto, apre a Roma il ristorante di Enilive e Niko Romito

Situato nel quartiere dell’EUR, il dining punta a declinare il concetto di dining all’italiana in un contesto su strada. Obiettivo: raggiungere 100 aperture in quattro anni
ALT Stazione del Gusto, apre a Roma il ristorante di Enilive e Niko Romito

Aprirà il prossimo 20 settembre a Roma, nella storica stazione Eni in viale America all’EUR, ALT Stazione del Gusto, il primo ristorante in partnership tra Enilive, brand di Eni Sustainable Mobility, e Accademia Niko Romito. Creato nel 2018 proprio dallo chef abruzzese, 3 stelle Michelin, il format applica il concept di dining all’italiana in un format di ristorazione popolare su strada.

Il progetto nel dettaglio

ALT Stazione del Gusto sarà caratterizzato da un menu che va dalla colazione alla cena, in una serie di proposte da gustare seduti o da asporto. La food offer ruoterà attorno al pollo da 1,2 kg, marinato in un mix di aromi e spezie, cotto al vapore e poi fritto per qualche minuto, senza panatura, servito infine con patate e maionese. Senza dimenticare poi le fette di pane da condire con ragù o baccalà mantecato, le polpette al sugo, i toast, le focacce ripiene. Per chiudere con le bombe: le salate sono farcite con filetto di tonno, affettato di manzo, maiale fondente, bufala.

Per Enilive, la collaborazione con l’Accademia Niko Romito si inserisce nel percorso di rinnovo e ampliamento dell’offerta di servizi nella rete dei suoi oltre 5.000 punti vendita in Europa, di cui oltre 4.000 in Italia. In particolare, nel pdv di viale America è disponibile un’area dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici attraverso tre colonnine di Plenitude.Lo spazio che in precedenza era occupato dalla pensilina e dagli erogatori dei carburanti è invece stato trasformato in un’ampia area sosta per i clienti del nuovo ristorante.

Sviluppi futuri

Oltre ai flagship gestiti direttamente da Niko Romito, la partnership tra l’Accademia ed Enilive prevede un piano di sviluppo anche tramite franchising. Il progetto, che mira al segmento di giovani imprenditori interessati a diventare gestori di un format di cucina “su strada” di qualità, individuerà e metterà a disposizione location in posizioni strategiche. Nel dettaglio, il piano di franchising prevede una formazione presso l’Accademia Niko Romito e un percorso formativo che fornirà a tutti i franchisee un’accurata preparazione di cucina (tecniche, ingredienti, procedure), di sala, di marketing e comunicazione.

Le dichiarazioni

“Questo è il primo assaggio di Enilive, il nuovo brand lanciato una settimana fa – ha dichiarato Stefano Ballista, Amministratore delegato di Eni Sustainable Mobility -. Enilive e l’Accademia Niko Romito hanno in comune valori come la costante ricerca, l’innovazione e l’attenzione nei confronti del cliente. La proposta ALT Stazione del Gusto rappresenta un unicum nell’evoluzione dei servizi per le persone in mobilità e conferma il nostro impegno a essere sempre più vicini alle esigenze di chi frequenta e vive i nostri punti vendita, non solo per fare rifornimento. Dopo aver consolidato la principale catena italiana di bar, gli Eni Café, la prima apertura del nuovo format avviene in una stazione dal valore storico e simbolico, quella di viale America, dove siamo presenti fin dagli anni Sessanta e che da oggi si distingue e anticipa l’offerta che in futuro verrà estesa a tante altre Enilive Station, e non solo”.

“Per ALT ho immaginato un modello di ristorazione su strada perché le strade sono di tutti – ha aggiunto Niko Romito -. Volevo lavorare ad un’offerta di cucina popolare, con piatti facilmente comprensibili, che avessero un’accezione quasi domestica e un approccio creativo, di qualità. Ho realizzato quello che io stesso vorrei trovare quando per lavoro viaggio e mi sposto: un menù che, dalla colazione alla cena, possa soddisfare il viaggiatore, il motociclista, la famiglia che transita, chi si ferma per un pranzo di lavoro in un’atmosfera informale o chi vuole portare via una merenda, del buon pane o un pollo fritto. ALT Stazione del Gusto è sempre stato la declinazione della mia ricerca in chiave più democratica e trasversale”.

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