Deliveroo, -46% di perdite nel primo semestre grazie a spinta UK

La piattaforma inglese frena da 182 a 95 milioni le perdite e registra un +4,5% di ricavi rispetto al 2022 grazie al fatturato in Regno Unito e Irlanda. Crescono gli ordini, outlook positivo per ebitda
Deliveroo, -46% di perdite nel primo semestre grazie a spinta UK

Dopo un 2022 nero in cui, solo nel primo semestre, aveva registrato perdite per 175 milioni, Deliveroo chiude i primi sei mesi del 2023 con margini operativi in deciso miglioramento e perdite nette quasi dimezzate (-46%) a 94,9 milioni contro i 182 milioni di un anno fa.

La piattaforma inglese, tra gennaio e giugno, manda inoltre a referto ricavi pari a quasi 1.2 miliardi, il 4,5% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, soprattutto grazie a un’impennata del fatturato nel Regno Unito e in Irlanda (696,6 milioni, +10,5%), valore che compensa quello del resto del mondo, che con 483,8 milioni risulta invece in calo del 2,33%. Segno più per gli ordini, aumentati del 3% a oltre 4 miliardi.

Outlook futuro positivo

Deliveroo ha poi rivisto in positivo le stime per fine anno prevedendo un ebitda rettificato tra 69 e 92 milioni rispetto alla precedente stima tra 23 e 57 milioni.Il cda ha proposto inoltre un’ulteriore restituzione di capitale agli azionisti per altri 300 milioni, che portano il totale annunciato per il 2023 a oltre 350 milioni, pari al 30% della liquidità netta di inizio anno.

Stanno dunque trovando riscontro le previsioni di un anno fa del Ceo di Deliveroo Will Shu, quando, dopo un primo semestre 2022 a tinte cupe, affermava “siamo fiduciosi che nel secondo semestre del 2022 e oltre vedremo ulteriori guadagni dalle azioni già intraprese, nonché benefici da nuove iniziative. Rimaniamo fiduciosi nella nostra capacità di adattarci finanziariamente a qualsiasi ulteriore cambiamento nel contesto macroeconomico”. Va ricordato anche che, a fronte di performance negative e nuove strategie, Deliveroo aveva abbandonato negli anni scorsi il mercato tedesco, quello spagnolo e quello dei Paesi Bassi.

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