Uber Eats lascia l’Italia

Il colosso americano ha comunicato di non aver raggiunto una crescita in linea con le aspettative, ma che rimarrà nel Paese con il servizio di mobilità
Uber Eats lascia l’Italia

Uber cesserà l’attività in Italia legata al food delivery con l’app Uber Eats. Ad annunciarlo è stata Dara Khosrowshahi, Ceo della società, attraverso una nota pubblicata sul sito dell’azienda.

Arrivato in Italia nel 2016, il servizio ha presidiato più di 60 città della Penisola, diventando partner di oltre 6mila ristoranti, che ora lascerà per concentrarsi in quei paesi dove può competere per la leadership di mercato. Per i circa 50 dipendenti della sede italiana sono già state avviate le consultazioni con i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori.

Il messaggio dell’azienda

 “Il nostro viaggio con Uber Eats è iniziato a Milano nel 2016 – si legge nel comunicato -. Nel corso di questi sette anni abbiamo raggiunto oltre 60 città in tutte le regioni italiane, lavorando con migliaia di ristoranti partner che hanno potuto beneficiare dei nostri servizi per ampliare la loro clientela e le loro opportunità di business, specie in periodi critici come quello dovuto al Covid. In questi sette anni migliaia di corrieri e delivery partner hanno avuto la possibilità di guadagnare attraverso la nostra app in modo facile e immediato. In questi anni, purtroppo, non siamo cresciuti in linea con le nostre aspettative per garantire un business sostenibile nel lungo periodo. Ecco perché oggi siamo tristi di annunciare che abbiamo preso la difficile decisione di interrompere le nostre operazioni di consegna di cibo in Italia tramite l’app Uber Eats”.

Uber rimarrà in Italia con la mobilità

La società americana si premura comunque di sottolineare che la mobilità non lascerà il mercato italiano. Il nuovo corso farà infatti leva sull’app Uber Black e l’accordo con il consorzio It Taxi che conta circa 8.500 vetture ed è presente in una decina di città. Nell’ultimo anno oltre un milione di persone, tra italiani e turisti stranieri, hanno utilizzato questo servizio. In vista della stagione estiva, questa offerta è operativa a Cagliari e Olbia, mentre i piani della oscietà prevedono il lancio del servizio in altre quattro città entro la fine dell’anno.

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