Ligabue, il leader del catering navale torna indipendente

Il Presidente e Ceo della società veneziana, Inti Ligabue, ha riacquistato le quote in possesso di Fondo Italiano d'Investimento. Nel 2022 il fatturato è tornato ai livelli pre-Covid con oltre 300 milioni di ricavi e 7.000 collaboratori nel mondo
Ligabue, il leader del catering navale torna indipendente

Il leader del catering navale torna indipendente. Inti Ligague, Presidente e Ceo della società veneziana Ligabue, ha riacquistato il 30,6% delle quote precedentemente in possesso di Fondo Italiano di Investimento, delle quali circa il 13,6% erano di pertinenza di Nb Aurora, primo veicolo di permanent capital quotato in Italia. Si trattava di uno degli undici investimenti effettuati da FII dopo l’ingresso nel capitale di Nb Aurora e tra questi compaiono nomi come Veneta Cucine per gli arredi e Club del Sole nel comparto dei camping-village in Italia.

Il controvalore dell’operazione, gestita da Ligabue attraverso la controllata Lilux srl, è pari a 9,7 milioni di euro, la cui quota di pertinenza di Nb Aurora è pari a circa 4,3 milioni.

Da travel trade ad armatore

La cessione della quota di minoranza di Ligabue risale al 2016. Un’operazione che fu effettuata l’anno successivo alla scomparsa di Giancarlo Ligabue, che oltre a esser stato un grande imprenditore è passato alla storia per la sua attività di paleontologo, e tre anni prima del centenario dalla fondazione.

Vista a posteriori, si è trattata di una scelta fondamentale per assicurare la continuità dell’azienda in un momento di massima complessità come quello della pandemia, con il conseguente blocco delle operazioni navali e in particolare della crocieristica.

Ligabue è infatti uno dei principali player a livello mondiale nel settore del Food service e Life support, specializzato nei servizi per il mercato marittimo e industriale legato alle risorse energetiche.

Proprio nel 2016 il nipote di Giancarlo, Inti Ligabue, ha assunto la presidenza della società, di cui era Ceo già dal 2012. Nel frattempo Ligabue ha recuperato la flessione del 2020-21 e lo scorso anno ha superato i 300 milioni di ricavi, contando sulla collaborazione di circa 7.000 persone di oltre 40 nazionalità.

La società è presente in 16 paesi con una rete internazionale di 200 partner commerciali in 417 porti. Inoltre, dal 2020, Ligabue è anche armatore: accanto alle navi gestite direttamente, ha battezzato la nave fluviale 4 stelle plus Lady Diletta, costruita per il gruppo e destinata al proprio tour operator tedesco Plantours, divenendo così armatore oltre che primario operatore di Travel Trade marittimo.

Questo è un momento storico per la nostra azienda, estremamente significativo – ha commentato Inti Ligabue – L’acquisizione delle quote della società dal Fondo Italiano assicura strategia di lungo periodo a tutti gli stakeholder del Gruppo. La famiglia Ligabue ha sempre detenuto il controllo dell’azienda, ma riportare l’azionariato, dopo quasi 40 anni, nelle sole mani della famiglia fondatrice conferma il nostro impegno per la crescita, la solidità della società e la visione di prospettiva per il futuro”.

Exit con il 50% di aumento rispetto all’investimento

Grazie al supporto di Nb Aurora, che si pone quale partner di minoranza di lungo periodo di piccole e medie aziende d’eccellenza guidate da imprenditori attivi che hanno l’esigenza di finanziare progetti di innovazione e di espansione internazionale, ma senza perdere il controllo della società, Ligabue è dunque riuscita a superare i periodi di difficoltà legati al Covid e oggi è tornata ai livelli pre-pandemici.

Siamo molto orgogliosi del percorso di crescita che l’azienda è riuscita a perseguire in questi anni di collaborazione”, ha quindi commentato Francesco Sogaro, managing director di Nb Aurora.

La società – ha aggiunto – ha trasformato le complessità del mercato degli ultimi anni in una grande opportunità di cambiamento e si presenta nel 2023 sui livelli di fatturato pre-Covid, con quasi il 50% di aumento rispetto alla data di investimento. Ligabue oggi è un’azienda forte, internazionale, con grandi prospettive; è guidata da un imprenditore e un team manageriale coeso e di grande qualità che, siamo certi, saprà continuare in questo percorso. Riconsegniamo quindi con piacere le quote della società nelle mani di Inti Ligabue la cui famiglia ne tiene saldamente le redini da più di 100 anni orgogliosi di aver contribuito ad un pezzo di strada”.

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