A Mapic 2022, il food al centro dei progetti Retail Real Estate

La prima edizione di Mapic senza restrizioni anti Covid ha visto il sostanziale ritorno della community italiana e internazionale alla kermesse di Cannes
A Mapic 2022, il food al centro dei progetti Retail Real Estate

In linea con le attese, più di 5.000 partecipanti provenienti da 75 paesi, tra cui 1.600 marchi, hanno preso parte alla tre giorni (29 novembre – 1 dicembre), alimentando i nuovi trend del retail real estate attraverso sessioni di networking, incontri professionali e conferenze di alto livello.

Mentre i progetti europei hanno mantenuto una forte presenza, la crescente importanza del Medio Oriente e dell’Asia si è riflessa nel numero di espositori e partecipanti provenienti da queste aree geografiche, tra cui spiccano i mercati di Arabia Saudita, Kuwait e Uzbekistan.

Oltre ai progetti di sviluppo ex novo e ai refurbishment, a tenere banco sono stati i temi del food e del leisure, in virtù anche dei rispettivi format espositivi, The Happetite e LeisurUp, ognuno dei quali caratterizzato da un palinsesto di incontri. Trasversale il focus sulla sostenibilità, legato anche alla contingente necessità di contenere l’impatto dei costi energetici.

Nel dettaglio del mercato italiano, la sessione finale, intitolata “Italy Forum – Places, People and the Planet: Shopping centres, full speed ahead!”, ha visto il contributo dei principali player del settore tra cui quello di Roberto Zoia, in qualità di presidente del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, e di Francesco Pupillo, MAPIC Director presso RX France. Durante il dibattito sono stati condivisi, innanzitutto, gli ultimi dati dell’andamento dell’industria nazionale degli shopping mall, con i valori di fatturato che hanno raggiunto i livelli del 2019, mentre quelli di footfall che scontano ancora un sensibile ritardo.

Un momento della conferenza “Italy Forum – Places, People and the Planet: Shopping centres, full speed ahead!”

RISTORAZIONE, TRA LE NUOVE FOOD COURT E MAXI DEAL

In tale contesto, nell’ampio tour di interviste condotto da Food Service emerge ancora una volta la grande attenzione per il segmento della ristorazione, che ha continuato a sviluppare nonostante sia stato tra quelli più penalizzati durante la fase acuta della pandemia. Con il format della food court che diventa sempre più strategico, a partire dalla nuove progettazioni sino ai numerosi restyling in essere. Tra i progetti più interessanti, nuovi e di ammodernamento/ampliamento, si annoverano Merlata Bloom a Milano con i suoi oltre 40 ristoranti previsti, ToDream (To), Waterfront di Levante (GE), Porta a Mare (Li), Curno (Bg), BariBlu, Porte di Mestre, l’ampliamento di Scalo Milano e tanti altri. Tutte le interviste troveranno spazio in una corposa sintesi, prevista sul numero di gennaio di Food Service.

Tra gli spunti chiave su scala internazionale, Vincent Mourre, CEO di Whitespace Partners ha rilevato le crescenti aspettative di investitori e consumatori per i format fast food, panetteria, caffè e snack, che hanno dimostrato la loro resilienza e versatilità. In uno scenario in cui l’accesso ai finanziamenti è sempre più selettivo, Mourre ha sottolineato anche la crescita di fonti di finanziamento alternative e la possibilità di prendere in considerazione la quotazione in borsa per accelerare lo sviluppo dei brand. Nel merito degli annunci leasing di maggiore impatto, invece, spicca l’accordo per l’apertura di Time Out Market Riyadh, che sarà il più grande mai aperto, ed aprirà i battenti nel 2025 all’interno del progetto faro in Arabia Saudita, denominato Diriyah Square. La nuova food hall conterà circa 1.650 posti a sedere, 23 cucine, cinque spazi per eventi e mostre.

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