Volano i conti di Terra Moretti Vino. Il bilancio 2021 della società con base in Franciacorta si è chiuso con 78,6 milioni di ricavi, in crescita del 47% sul 2020 e del 21% sul 2019, con una sensibile progressione della redditività delle aziende (16,4 milioni di Ebitda contro i 14,5 del 2019) e un utile ante-imposte di 9,8 milioni (5,2 milioni nel 2019) e con nuove e sostanziali prospettive per il futuro, a partire dalle indicazioni per l’anno in corso.
Nel primo quarter 2022, il giro d’affari è ulteriormente aumentato (+22% sullo stesso periodo 2021) ed è arrivato a quota 22,5 milioni. Il beneficio è evidente in termini finanziari: al 31 dicembre 2021, l’indebitamento bancario è sceso a 81,5 milioni contro i 94,7 del 2019 e i 90 milioni del 2020. E decollano gli investimenti, che per il 2022 sono raddoppiati (8 milioni di euro) rispetto ai valori del 2021 e anche del 2019.
FOCUS SULL’HORECA
“Sicuramente il Covid ha ‘aiutato’ in parte il nostro comparto” dichiara a Foodserviceweb Massimo Tuzzi, Ceo di Terra Moretti Vino e di Holding Terra Moretti, in carica dal 2020. “Il livello di conoscenza e di consumo maggiore del vino durante il lockdown ha decisamente creato più fiducia e coinvolgimento dei consumatori verso i brand. Inoltre, la riapertura dei locali e la voglia di stare insieme e di condividere momenti leggeri hanno generato entusiasmo e una propensione a scegliere con più cura e attenzione nei consumi”.
Se questi appaiono come fattori comuni a tutte le cantine italiane, Tuzzi evidenzia invece due fattori determinanti per il risultato del gruppo fondato da Vittorio Moretti.
Il primo è la focalizzazione sul canale Horeca, sia con i prodotti in essere sia con il lancio di nuove referenze. “Abbiamo investito sui nostri principali clienti Horeca (ristoranti, enoteche, wine bar ecc…) scegliendo con cura dove essere e come essere, mettendo in atto strategie commerciali e di marketing che hanno premiato le vendite e il posizionamento dei vini” precisa il Ceo.
Il secondo riguarda gli investimenti sul capitale umano, sulla governance e di conseguenza sui processi operativi nelle singole aziende, dalla campagna all’ospitalità. “La scelta di accelerare il passaggio generazionale con grande generosità di Vittorio Moretti, che ha lasciato alla figlia Francesca la presidenza e la scelta di avere a bordo un amministratore delegato, esterno alla famiglia, ha creato un circolo virtuoso che ha portato a risultati inaspettati, che per altro si stanno replicando anche in questo primo quadrimestre” osserva Tuzzi.
INVESTIMENTO SULLE RISORSE UMANE
Il meccanismo di delega ha quindi stimolato stimolato l’implementazione di cambiamenti organizzativi nella governance, che a loro volta hanno favorito sia l’efficacia e l’efficienza della gestione che l’accountability dei manager verso la proprietà. La valorizzazione del capitale umano si è proiettata sui numeri.
“Io credo che l’investire sull’attaccamento e la soddisfazione dei dipendenti, il favorire le corrette e virtuose relazioni che generano il senso di appartenenza alla squadra, la capacità di coniugare le radici e i valori della famiglia in un contesto solidale ed equo e sancire tutto questo con azioni concrete, dopo un anno di incertezze dopo i ‘dolori’ del Covid, abbia favorito la nostra crescita”.
LA STRUTTURA DEL GRUPPO
Terra Moretti Vino rappresenta il comparto vitivinicolo di Holding Terra Moretti, gruppo imprenditoriale diversificato di proprietà della famiglia Moretti, che opera nel settore delle costruzioni, del vino e dell’hôtellerie.
A Terra Moretti Vino fanno capo sei cantine, collocate in tre regioni ad alta vocazione vitivinicola. Alle proprietà iniziali in Franciacorta (Bellavista e Contadi Castaldi) si sono aggiunte nel tempo quelle in Toscana (Petra, Tenuta La Badiola e Teruzzi) e Sella & Mosca in Sardegna. Le aziende occupano complessivamente 450 dipendenti. Il patrimonio di Terra Moretti Vino si fonda su 1.154 ettari condotti a vigna di cui 896 di proprietà, 35 in affitto e 223 in collaborazione con conferitori storici, per i quali Terra Moretti Vino gestisce tutte le attività di campagna. I marchi del gruppo hanno venduto 9,4 milioni di bottiglie, di cui 2,6 milioni all’estero, principalmente destinati al canale Horeca.