World Aperitivo Day

Il 26 maggio si inaugura la prima giornata mondiale dedicata all’iconico rito del lifestyle italiano. Si celebra a Milano con un evento dedicato. Un progetto che valorizza il comparto food&beverage nazionale e conquista anche gli chef stellati
World Aperitivo Day

C’è voluta la pandemia con i suoi lockdown per accenderei riflettori sull’aperitivo, un caposaldo della nostra tradizione gastronomica ma anche un’occasione di consumo a lungo sottovalutata, che viene finalmente riconosciuta come icona dell’italian style grazie al progetto World Aperitivo Day. Obiettivo dell’iniziativa è quello di valorizzare l’intero comparto food&beverage nazionale, grazie a un progetto di sistema dai numeri potenzialmente esplosivi.

Quello dell’aperitivo è un format che corrisponde a un valore di mercato che solo in Italia si è attestato nel 2019 a 4,5 miliardi di euro” dichiara Federico Gordini, founder di MWW Group, realtà che negli ultimi 12 anni ha realizzato alcuni dei più innovativi format dedicati alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano, dalla Milano Food Week alla Milano Wine Week, da Bottiglie Aperte a Vivite. Secondo dati dell’Osservatorio Wine & Spirits Federvini, se con le chiusure del 2020 gli italiani hanno rinunciato a tutto ma non all’aperitivo, con le riaperture dell’estate 2021 sono stati 170 milioni gli aperitivi bevuti, 15 milioni in più rispetto al 2020.

“Grandi numeri che non tengono neanche conto di una delle due componenti fondamentali dell’Aperitivo italiano: l’elemento food, che da solo rappresenta uno dei più importanti beni italiani in termini di valori di mercato e di prestigio sia in Italia che all’estero” commenta Gordini.

Stiamo vivendo un momento molto particolare, i consumi stanno cambiando tantissimo e noi chef dobbiamo muoverci a cogliere questo cambiamento” commenta, in occasione della conferenza stampa di presentazione della Giornata Mondiale dell’Aperitivo, Viviana Varese, chef una stella Michelin. “L’aperitivo è momento estremamente democratico e un modo informale di chiudere la giornata, che spesso non termina neanche più con la cena  – prosegue Viviana Varese – Noi siamo nicchia, nei nostri ristoranti si va a mangiare ogni tanto, mentre l’aperitivo è un rito al quale è normale partecipare anche più volte a settimana. Per restare al passo con i tempi dobbiamo leggere il futuro ed essere pronti accogliere persone che vedono l’aperitivo come un’occasione di consumo sempre più accessibile di una cena in uno stellato”.

Sulla stessa linea anche lo chef stellato Andrea Berton: “con il World Aperitivo Day inizia una nuova era, dobbiamo essere veloci nel proporre idee nuove per questo momento di consumo, pensare a un’offerta più ricca. Del resto, le potenzialità dell’aperitivo sono talmente tante che diventa sempre più interessante pensarlo anche come un’esperienza più ampia, con veri e propri piatti studiati in abbinamento a una carta di cocktail o bollicine”.  

Conclude Daniel Canzian dell’omonimo ristorante milanese: “Nel ripensare l’aperitivo non possiamo trascurare il fattore nutrizionale, che sarà sempre più centrale. Allo stesso modo sarà necessario ragionare in termini di gestioni costi/servizio, aspetto che deve essere valutato correttamente proprio perché ci occupiamo di alta ristorazione e i nostri costi non sono quelli del locale più piccolo che offre solo quel tipo di proposta gastronomica”.

In occasione della prima Giornata Mondiale dell’Aperitivo, il prossimo 26 maggio, sarà organizzato un vero e proprio festival www.aperitivofestival.com presso la Fondazione Feltrinelli di Milano; sarà presentato il Manifesto dell’Aperitivo, un decalogo pensato e sottoscritto per l’occasione insieme alle Istituzioni; e attraverso l’hashtag #WorldAperitivoDay gli utenti dei social saranno chiamati a celebrare questo momento e a raccontare la loro idea di aperitivo.

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