Il Prosecco gioca la leggerezza nella mixology

Il 54esimo Vinitaly ha cavalcato la tendenza giovane che concilia facilità di beva e bassa gradazione, ma soprattutto stimola la creatività dei bartender… oltre lo spritz
Il Prosecco gioca la leggerezza nella mixology

Nonostante affondi le radici nelle abitudini di consumo dell’impero asburgico, lo spritz è l’emblema del cocktail “giovane” per eccellenza. E uno degli ingredienti che oggi fa la differenza nella proposta di uno spritz è il Prosecco.

Fresco, leggero, con note di frutta che lo rendono accattivante, il Prosecco è infatti il principe dei vini che irrompono in maniera sempre più determinante nel mondo della mixology. Sì, perché come evidenzia la recente indagine dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly sul mercato americano, da sempre vero incubatore di tendenze, le nuove generazioni miscelano sempre più il vino con le nuove bevande socializzanti. Tra facilità di beva e bassa gradazione alcolica, la bollicina veneta fa la differenza.

Una tendenza che il 54. Vinitaly ha cavalcato e cercato di leggere, perché come nel mondo del vino anche la mixology conosce una crescita delle preparazioni free e low alcol, con risultati lontani dai classici e noiosi analcolici: la cura e la ricercatezza di questi drink raggiungono quelle dei tradizionali cocktail alcolici, per garantire qualità e raffinatezza a qualsiasi livello di gradazione.

L’Asolo Prosecco porta mineralità

Durante Vinitaly, allo stand del Consorzio Asolo Prosecco il bartender Samuele Ambrosi del Cloakroom Cocktail Lab di Treviso ha dimostrato come l’inventiva possa inserire la bollicina delle colline trevigiane nelle ricette “miscelate”.

L’Asolo Prosecco ha una versatilità meravigliosa nel mondo della miscelazione – rimarca il bartender –. Le sue caratteristiche permettono di giocare con provocazioni e idee di abbinamento inedite, non convenzionali. La scintilla che ha fatto scattare l’amore tra il Cloakroom Cocktail Lab e l’Asolo Prosecco è stata la libertà. Ogni nostra creazione è ovviamente rivolta a valorizzare le bollicine asolane, la qualità dell’ingrediente principale, dalla sua pulizia e all’intensa mineralità. Da una parte abbiamo fatto ciò utilizzandolo come prodotto pulito a top up del cocktail. Dall’altra c’è stato il desiderio di contestualizzarlo nella mixology utilizzando procedimenti e tecniche specifiche come estrazioni, infusioni, macerazioni, che ci hanno permesso di giocare esaltando alcune sue caratteristiche all’interno dei cocktail. Abbiamo sempre cercato di tenere come filo conduttore, nel procedimento e nel risultato finale, l’eleganza e la raffinatezza che contraddistinguono le bollicine asolane”.

Prosecco DOC punta sulla versatilità nel mix

Anche il Prosecco Doc concentra l’attenzione sul mondo mixology, non solo al Vinitaly.

I due principali filoni di promozione su cui stiamo lavorando sono appunto legati alla pizza gourmet e al bere miscelato – rimarca infatti il direttore del Consorzio prosecco Doc Luca Giavi – perché rappresentano due contesti nuovi. Attraverso il nostro canale YouTube da anni lavoriamo con alcuni dei più importanti bartender a livello internazionale, che propongono miscelati a base di prosecco. Ci crediamo molto e siamo convinti che lavorare sulla mixology sia un bel mondo per spingere a un bere moderato, contrario alle logiche degli shottini”.

Giavi confessa il fascino per un impiego del Prosecco che unisce prodotti diversi, alcolici e non, spezie e frutta.

L’impulso al miscelato con base vino viene anche dal consumo in casa – aggiunge il direttore – che risulta più semplice e tiene bassa la gradazione. E poi c’è la versatilità del Prosecco, negli abbinamenti con altre bevande e con il food allo stesso tempo”.

Le ricette di spirito autoctono

Il 54esimo Vinitaly è stata anche l’occasione per lo sbarco a Verona della nuova guida ai distillati italiani Spirito Autoctono (Touring Club), che proprio alla miscelazione con le bollicine veneto-friulane ha dedicato una masterclass. E proprio dalle pagine della guida vengono alcuni spunti per un cocktail fai-da-te a base di Prosecco.

Agostino Schiavo e Danilo Cortellini firmano lo Spritz alle rose e fragole, che unisce nel calice 75 ml Prosecco Rosé Brut, 25 ml vodka, 20 ml succo di lime, 15 ml cordiale di rosa/sambuco, 1 cucchiaio di zucchero di canna, 4 fragole e petali di rosa per guarnire, con abbondante ghiaccio. E fanno il bis con il Cooler cocco e ananas, che richiama l’estate con 75 ml Prosecco Brut (o Extra Dry), 25 ml rum (o 50 per il doppio), 20 ml acqua di cocco, 20 ml succo di ananas, 1 fetta di ananas, 2 fette di limone, 2 fette di lime e foglie di menta, servito con ghiaccio in ampi calici da Prosecco.

Il Pallini Spritz si gioca tutto su 2 parti di Limoncello Pallini, 3 parti Prosecco e 1 parte di acqua frizzante o tonica, con fetta d’arancia o di limone come garnish. Infine, non poteva mancare un Vieni a Venezia di Tommy Colonna che miscela 5 cl di Sciroppo di Primitivo di Puglia (Prohibito), 5 cl di bitter, 5 gocce di Natural Essence Lime Prohibito, top up con Prosecco e decorazione con gambo di sedano e scorza d’arancia.

© Riproduzione riservata