Valpolicella, vendite a +21%: l’Amarone traina a +24%

L’indagine Nomisma Wine Monitor per il Consorzio conferma performance positive soprattutto in Italia. Marchesini: "Nel 2022 puntiamo ancora sul Valpolicella"
Valpolicella, vendite a +21%: l’Amarone traina a +24%

Un 2021 da ricordare per la Valpolicella, che chiude l’anno con tutti i suoi indicatori chiave in crescita: la soddisfazione maggiore arriva dai risultati delle vendite, protagoniste di un incremento di oltre il 16% a valore sul 2020.

Secondo l’indagine compiuta per il Consorzio tutela vini Valpolicella da Nomisma Wine Monitor (su un campione di imprese rappresentativo del 50% della produzione imbottigliata) la performance più brillante tra le referenze della denominazione è quella dell’Amarone, che realizza un +24%.

Seguono Valpolicella Ripasso (+15%) e, più timidamente, il Valpolicella (+1,2%). In complessiva crescita anche l’imbottigliato (+15,3%) e la produzione (+8,6% 2020), mentre aumenta di poco la superficie vitata, attualmente pari a 8.573 ettari (+2%).

Questi risultati” – rimarca il presidente del Consorzio Christian Marchesini – “confermano l’ottimo stato di salute di una denominazione che ha saputo reagire all’emergenza portata dalla pandemia. Il lavoro però non è finito, soprattutto relativamente alla promozione del nostro vino identitario. Valore e qualità saranno dunque il perno per un rilancio del Valpolicella, al centro della politica del Consorzio anche per quest’anno. Le prospettive per il 2022 sono buone“.

LE VENDITE NAZIONALI CRESCONO PIÙ DELL’EXPORT

Il risultato sulle vendite ha interessato in particolare la domanda italiana, che ha fatto salire le vendite del 31% a valore rispetto all’anno precedente, mentre l’export ha segnato un +8% anche grazie a un incremento del prezzo medio. Una dinamica dovuta all’impatto della pandemia e dalle restrizioni di natura sanitaria che avevano portato le vendite 2020 a calare di circa il 10% sul mercato nazionale rispetto al 2019.

Il forte rimbalzo delle vendite sul mercato nazionale” – evidenzia Denis Pantini di Nomisma Wine Monitor – “sposta leggermente in basso il grado di propensione all’export dei vini della denominazione che si assesta sul 61% del fatturato totale contro il 69% del 2020. Stati Uniti, Cina e altri paesi del sud-est asiatico come Corea del Sud, Vietnam e Thailandia sono i mercati esteri che (a detta dei produttori) mostreranno le migliori prospettive di crescita per i vini della Valpolicella nei prossimi anni“.

EXPLOIT AMARONE… IN ITALIA

L’Amarone si conferma campione di vendite con una volata del +24%, grazie al consolidamento nelle esportazioni (+16%) e all’exploit in Italia, dove segna un +39% a valore.

Oltre il 60% delle bottiglie del vino principe della Valpolicella prendono la strada dell’estero, con Canada, Stati Uniti e Svizzera sul podio. 

Chiude l’anno con un +15% nelle vendite il Valpolicella Ripasso che, complice anche in questo caso l’exploit sul mercato interno (+34%). Sul fronte export (+5%), il Canada domina la domanda con il 22% del totale, seguito da Svezia, Regno Unito e una Germania cresciuta del 44% in un solo anno. 

Meno luminoso il quadro per il Valpolicella, che chiude a +1,2% a valore (+3% a volume). L’Italia registra un buon +9% (le piccole aziende a +29%), mentre l’export frena a -4%. Il Canada domina la domanda con oltre un terzo degli ordini, seguito da Usa e Benelux; in crescita la piazza russa (+31%).

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