Spirits verso un’estate da record, “a secco senza le scorte”

Gabriele Rondani (Rinaldi): “L'horeca correrà più del 2021, ma mancano le bottiglie”. Prezzi in aumento, anche se i rincari non dovrebbero penalizzare il consumo
Spirits verso un’estate da record, “a secco senza le scorte”

Si profila un’estate molto intensa per gli spirits nell’Horeca. Occorre fare scorta, perché a fronte di una previsione di domanda in sensibile aumento rispetto al 2021 (già molto vivace), ci sono oggettive difficoltà dei fornitori nel consegnare prodotto. A mancare sono i cosiddetti dry goods, ovvero tutto quel che non rappresenta la parte liquida del prodotto: in particolare il vetro, diventato sempre più costoso e sempre più difficile da reperire.

RAFFORZARE GLI STOCK

La problematica è emersa durante la presentazione a Milano, al The Doping Club, di alcune novità dal catalogo di Rinaldi 1957: il nuovo Rum Don Papa, più secco rispetto al precedente e commercializzato con la nuova etichetta “Don Papa Baroko”, e Americano Bianco di Liquori delle Sirene.

Realtà come la nostra, ma anche quelle dei produttori, dovranno tenersi in casa maggiori stock di materia secca se vorranno passare un’estate tranquilla”, afferma Gabriele Rondani, direttore marketing e pubbliche relazioni della società bolognese specializzata nell’importazione e distribuzione di alcolici.

Ad ogni modo, precisa Rondani: “La domanda è destinata a superare l’offerta. Nel 2021 abbiamo avuto un’ottima estate e il nostro fatturato è cresciuto di conseguenza: + 45% rispetto a un 2020 a sua volta eccellente, tenendo conto dei vari lockdown che avevano portato a una diminuzione di soli sei punti percentuali sul 2019. Dal 2022 ci aspettiamo molto di più”.

CONSUMATORI PRONTI

Per Rondani, l’estate in arrivo vedrà un graduale ritorno alla normalità in Horeca. “Chi nel 2021 era titubante nell’uscire di casa, quest’estate dovrebbe superare ogni riserva. I prezzi aumenteranno, ma negli spirits l’aumento di un euro per i cocktail nel listino fuori casa non è un fattore in grado di deprimere le vendite, a differenza di quanto accade nei supermercati”.

E i fornitori sono pronti? “Non ancora. Noi stiamo portando avanti una strategia cautelativa di stock, ma dobbiamo correre contro il tempo e siamo ancora lontani dal traguardo, un po’ per difficoltà legate alla Brexit e un po’ per limiti nelle disponibilità di materiali”.

TANTE NUOVE ENTRATE

Rinaldi 1957 ha diverse novità a catalogo. Oltre alla nuova etichetta di Don Papa, grazie a cui l’Italia ha superato di gran lunga la Spagna che la precedeva ottenendo un posto sul podio mondiale, e all’Americano Bianco dell’italianissimo brand Liquori delle Sirene (fondato da Elisa Carta, che ha utilizzato le antiche ricette di famiglia realizzate con le botaniche del lago di Garda), sono entrati due whisky del gruppo Angus Dundee (Glencadam e Tomintoul), il rum ufficiale della Royal Navy, Pusser’s, e i whisky dell’isola di Arran (Arran Single Malt). Inoltre, ne fanno parte da quest’anno il whisky francese Rozelieures, il gin della Regina Buckingham Palace Gin, il rum Montebello di Guadalupa, quello giapponese Minoki, due novità in arrivo a giugno per il gin toscano Ginepraio, ulteriori novità su Don Papa e altro ancora. L’obiettivo 2022 è arrivare a 25 milioni di ricavi.

© Riproduzione riservata