McDonald’s punta forte sulla filiera italiana

Col progetto MySelection lo scopo è bissare il successo del 2021. L'ad per l'Italia Baroni a Food Service: "Arricchiamo l'offerta promuovendo la conoscenza dei prodotti". Previsto l'acquisto di 650 tonnellate di ingredienti DOP O IGP
McDonald’s punta forte sulla filiera italiana

Offrire al grande pubblico l’opportunità di gustare le eccellenze del Made in Italy attraverso una linea di ricette esclusiva, ideata col prezioso apporto di Joe Bastianich.

McDonald’s punta ancora forte sulla filiera italiana con la nuova edizione di MySelection, reduce dal successo ottenuto nel 2021 con 65 milioni di panini venduti.

OBIETTIVI AD AMPIO RESPIRO

Un progetto che rinsalda il sodalizio tra McDonald’s, i Consorzi di tutela e produttori locali, come spiega a Food Service l’amministratore delegato di McDonald’s Italia, Dario Baroni.

“Con questo legame e la linea che ne deriva vogliamo raggiungere più obiettivi: arricchire l’offerta della ristorazione McDonald’s con i prodotti DOP e IGP del nostro Paese, promuoverne la conoscenza a un pubblico vasto e consentirne l’accessibilità. Allo stesso tempo, puntiamo ad ampliare il nostro ruolo come interlocutore del sistema agroalimentare italiano“.

UNA COLLABORAZIONE LUNGA 14 ANNI

La collaborazione ha preso il via nel 2008 e negli anni si è ampliata, includendo sempre più nuovi ingredienti e Consorzi. “In 14 anni“, spiega Baroni a Food Service, “siamo arrivati a coinvolgere 16 prodotti certificati tra i più famosi delle nostre eccellenze agroalimentari, per un totale di quasi 3.500 tonnellate di materia prima e circa 40 ricette“. 

I protagonisti di My Selection 2022, disponibili in tutti i 630 ristoranti McDonald’s d’Italia, sono tre: My Selection Chicken Asiago DOP, con il famoso formaggio veneto, petto di pollo italiano e salsa con olive taggiasche liguri; My Selection Montasio DOP & Pancetta, con Montasio panato, carne bovina 100% italiana, pancetta italiana e una speciale salsa alla Mela Alto Adige IGP; e, per finire, l’immancabile My Selection BBQ, un classico dell’assortimento caratterizzato dalla salsa BBQ con Aceto Balsamico di Modena IGP e Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP.

FINO A 650 TONNELLATE DI INGREDIENTI TIPICI

Solo per la nuova edizione di My Selection verranno acquistate circa 650 tonnellate di ingredienti tipici, DOP o IGP. Una collaborazione che si tramuta in un vantaggio competitivo per tutte le parti in gioco.

Da un lato“, spiega l’ad di McDonald’s Italia, “rendiamo accessibili a tantissime persone – circa 1 milione al giorno – prodotti che spesso sono conosciuti soltanto nei territori dai quali provengono; dall’altro, funzioniamo come anello di congiunzione tra le filiere e i consumatori finali, consentendo un dialogo tra produzione e grande pubblico, trasportando le esigenze dei consumatori alle filiere e viceversa”.

Una filosofia, questa, che il brand statunitense considera indispensabile per favorire e promuovere la sostenibilità delle filiere nel food.

L’offerta di ristorazione di McDonald’s è cambiata negli anni, focalizzandosi sempre di più sulla ricerca e valorizzazione di prodotti di qualità italiani. Si tratta di un processo che ci ha visti fianco a fianco con i consumatori: noi li abbiamo ascoltati e abbiamo risposto a delle esigenze che provenivano proprio da loro; dall’altra parte, i consumatori hanno risposto con entusiasmo, come dimostrano i numeri dell’ultima edizione“.

UN PERCORSO DI ITALIANITÀ

La lunga storia di collaborazione tra McDonald’s e i Consorzi di tutela si aggiunge al percorso di italianità che l’azienda intraprende ormai da diverso tempo e grazie al quale oggi l’85% dei suoi fornitori ha sede in Italia. Numeri rilevanti anche in termini di investimento nel settore agroalimentare del Paese, con l’acquisto di 94 mila tonnellate di prodotti italiani ogni anno, pari a un valore di circa 200 milioni di euro

“Come negli ultimi abbiamo fatto educazione sulla qualità e sui prodotti italiani“, conclude Baroni, “oggi cogliamo una nuova sfida: quella della transizione ecologica. È una prova che dobbiamo affrontare assieme a tutta la filiera agroalimentare, intercettando le nuove esigenze dei consumatori. È, soprattutto, un percorso irrinunciabile e fondamentale per aziende come la nostra“. 

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