Freschi e consapevoli: ecco i nuovi consumi degli italiani

Quasi l'80% dei nostri connazionali dichiara di aver cambiato il modo di cucinare e scegliere gli ingredienti. La pandemia trascina i piatti casalinghi, ma non intacca la socialità della tavola. Cosa dice il Food Trends & Innovation Report di HelloFresh
Freschi e consapevoli: ecco i nuovi consumi degli italiani

La pandemia, ma non solo. Nell’ultimo decennio le abitudini di consumo e gli stili di viti, degli italiani e non, sono stati letteralmente stravolti da una serie di innovazioni che ha massicciamente rivoluzionato anche il mondo dell’Horeca.

Innumerevoli sono stati i cambiamenti in termini di socialità e del modo di viverla, anche a tavola. È su questa piccola rivoluzione che si è focalizzato il Food Trends & Innovation Report di HelloFresh, servizio di box ricette a domicilio lanciato da noi a ottobre 2021, ma già affermatosi a livello internazionale

Lo ha fatto attraverso il lavoro di ricerca dell’istituto Censurwide, che ha interpellato 11.500 adulti su 16 Paesi, rivolgendo loro domande su abitudini culinarie e alimentari, a cavallo tra presente e futuro.

IL 78% HA CAMBIATO MODO DI CUCINARE

A livello macro, è emerso in primis come, in quest’arco di tempo, i comportamenti a tavola siano significativamente modificati a detta del 70% degli intervistati. Dato ancor più rilevante se si prende in considerazione l’Italia, uno tra i Paesi dalla tradizione culinaria più radicata: il 78% degli intervistati ha dichiarato, infatti, di aver modificato il proprio modo di cucinare e scegliere gli ingredienti, nella convinzione che questo continuo processo evolutivo non sia destinato ad arrestarsi.

Osservando nel dettaglio il nostro Paese, il cambiamento più evidente è rappresentato da una scelta sempre più orizzontata verso una cucina a base di ingredienti freschi, che si accompagna a una predilezione per il consumo consapevole.

Per il 43% degli italiani, cucinare è un modo per divertirsi, accompagnato da un uso sempre crescente di internet per cercare nuove fonti di ispirazione. Secondo il 38% degli intervistati, quest’attitudine ha permesso di valorizzare maggiormente la cucina casalinga e di utilizzare ingredienti di stagione per la preparazione dei piatti.

CRESCONO I PASTI FUORI CASA

Fattori esterni inattesi possono, ovviamente, incentivare o rallentare le nuove abitudini di consumo. La pandemia, per esempio, ha contribuito ad accelerare la tendenza del consumo dei pasti a casa. Il 34% degli intervistati ha affermato di avere ridotto le proprie abitudini legate all’out of home e di trascorrere più tempo a tavola con la propria famiglia.

Per un terzo delle persone, la convivialità davanti a un buon piatto fatto in casa è un trend destinato a confermarsi anche nel 2022 come momento di incontro sociale . Un aspetto che non lascia dubbi sulla rivalutazione generale della cucina casalinga in futuro.

Tra i maggiori cambiamenti, come detto, è cresciuta l’attenzione verso la selezione degli alimenti. Il 46% è interessato alla provenienza del cibo, spende di più per la qualità degli ingredienti e compra beni di provenienza locale(43%), oltre a fare acquisti più sostenibili (39%).

LA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI TRA LE PRIORITÀ

Un altro aspetto su cui un terzo degli italiani ha mostrato maggiore attenzione negli ultimi 10 anni è quello di un regime alimentare vario e bilanciato. Non sorprende, tuttavia, che il 52% degli intervistati voglia sperimentare nuovi tipi di cucina e il 34% desideri utilizzare ingredienti diversi.

Di pari passo, va sempre più aumentando la consapevolezza di ciò che consumiamo. Le scelte di cibi freschi e di stagione, ma anche di diete speciali come quella vegetariana sono diventate ormai popolari. Alla luce di questo sviluppo, le offerte nutrizionali tailor-made stanno diventando sempre di maggior tendenza.

Il 47% degli intervistati prevede di utilizzare più ingredienti di provenienza locale nel prossimo anno, mentre un altro 43% presterà maggiore attenzione all’origine del proprio cibo. Minimizzare gli sprechi e acquistare da una filiera più sostenibile saranno, infine, la priorità per il 30% dei consumatori.

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