Delivery Hero conquista Glovo, nuovo colpo nel settore

Con questa mossa il gigante tedesco torna in Italia dov'era uscito nel 2018 cedendo Foodora proprio alla società spagnola, valutata 2,3 miliardi di euro per il 100% delle attività
Delivery Hero conquista Glovo, nuovo colpo nel settore

Il colosso tedesco Delivery Hero ha stretto la presa sulla spagnola Glovo, di cui sarà l’azionista di larghissima maggioranza. Con un annuncio a poche ore dalla chiusura del 2021. il gruppo che ha sede a Berlino ha dichiarato di aver raggiunto un accordo per rilevare il 39,4% dei titoli Glovo, che lo porteranno ad avere l’83,4% della società spagnola a fine delle operazioni. Questo perchè la società acquirente era già socia al 44% di quella nata a Barcellona nel 2015 e presto diventata uno dei brand più significativi nel campo delle consegne. Non solo di cibo pronto, ma anche di medicinali e quant’altro potesse essere trasportato dai suoi rider, compresa la spesa al supermercato. Questa particolarità ha subito differenziato Glovo dalle altre food delivery company, focalizzate essenzialmente sulla ristorazione.

Con questa operazione Delivery Hero (Dh) compie un passo importante nel processo di concentrazione che negli ultimi anni ha portato Deliveroo a passare sotto le cure di Amazon e alla fusione tra Just Eat e Takeaway.com, che hanno poi acquisito l’americana Grubhub. Peraltro, con questa mossa Delivery Hero torna pienamente anche sul mercato italiano, dal quale era uscito nel 2018 cedendo le attività a marchio Foodora (brand sparito in Italia) proprio a Glovo, che le aveva integrate nella sua rete.

Con questa mossa cresce ancor di più l’influenza a livello mondiale del gruppo sudafricano Prosus, maggiore azionista di Dh, sul settore del food delivery mondiale, grazie anche alle partecipazioni in iFood (sudamerica), Swiggy (India), Wolt e altre del grocery delivery. Servizio, quest’ultimo, nel quale si stanno impegnando anche le due società dell’accordo per sviluppare un sistema efficiente di Q commerce, la nuova frontiera del delivery di prodotti da supermercato che sono consegnati a casa in pochi minuti dall’ordine.

OPERAZIONE CARTA CONTRO CARTA DA 780 MILIONI

Tecnicamente l’operazione sarà “carta contro carta”. Ovvero, Delivery Hero non verserà contanti per acquisire le quote in GlovoApp23 (questo il nome della società), ma lo farà consegnando le sue azioni di nuova emissione ai fondi venditori, che diventeranno quindi nuovi azionisti della società acquirente. Saranno emesse 7,9 milioni di nuove azioni, equivalenti al 2,8% dei titoli Dh post operazione. Ai valori di borsa attuali ciò significa valorizzare quel pacchetto di titoli 780 milioni di euro e tutta Glovo 2,3 miliardi di euro (valutazione al netto di cassa e debiti). Dh, quotata sulla borsa di Francoforte, capitalizza attualmente 24,6 miliardi di euro, ovvero 10 volte circa il valore attribuito alla preda. I soci che non hanno aderito a questo accordo avranno tempo per farlo fino al 31 gennaio prossimo, alle stesse condizioni descritte sopra.

Lasciare la porta aperta a tutti i soci fa intendere che l’obiettivo di Delivery Hero sia quello di arrivare il più vicino possibile al 100% delle quote. Il marchio Glovo non sparirà e la società continuerà a essere gestita dall’attuale management.

CRESCITE VICINE AL 100% PER GLOVO

Nel terzo trimestre del 2021, hanno dichiarato le società, Glovo ha raggiunto un fatturato pari a 151 milioni di euro e 36 milioni di ordini consegnati nei 25 Paesi dov’è attiva, che sono concentrati soprattutto in Europa del sud e Balcani, e poi in alcuni Paesi dell’Asia centrale (Kazakistan, Georgia, Armenia ecc) e dell’Africa subsahariana (Nigeria, Ghana, Kenya, ecc). La crescita è stata del 97% sullo stesso periodo del 2020 che già godeva dell’effetto Covid. Sono 15 milioni i clienti che si sono rivolti nell’ultimo anno alla piattaforma che ha 70 mila rider a livello globale.

Nel terzo trimestre del 2021, Dh, che ha annunciato poco fa di aver ceduto la controllata Foodpanda Japan, ha invece riportato un fatturato pari a 1,78 miliardi di euro, in crescita dell’89% sul 2020. Gran parte dei ricavi sono venuti dall’Asia (853 milioni di euro) e poi dalla regione Medio Oriente-Nord Africa (418 milioni) mentre l’Europa ha contribuito con 132 milioni e le Americhe con 131 milioni.

Tra le due società esiste un’ottima complementarietà, perché in Europa Dh è presente nel Centro-nord del continente mentre, in Asia solo in Estremo oriente e solo in Egitto per il continente africano.

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