Just Eat, 10 anni di delivery in Italia

L’azienda festeggia l’anniversario con l’apertura di un customer care, per fornire un migliore servizio ai ristoranti partner e ai clienti, e degli hub per i rider
Just Eat, 10 anni di delivery in Italia

Era il novembre 2011 quando Just Eat muoveva i suoi primi passi italiani nel settore del food delivery. Sono passati 10 anni da allora e l’azienda ha festeggiato “il compleanno” con un evento al Superstudio di via Tortona, a Milano, che è stato un’occasione per parlare non solo di Just Eat, ma anche del settore del food delivery più in generale. Oltre a Daniele Contini, Country Manager di Just Eat Italia, hanno partecipato all’incontro Matteo Pichi, founder e Ceo di Poke House, Alessandro Lazzaroni, General Manager di Burger King, Valentina Pontiggia, Direttore Osservatori eCommerce B2c e Innovazione Digitale nel Retail-Politecnico di Milano, e Lorenzo Rossignoli, Direttore area formazione per il lavoro del Comune di Milano.

SEMPRE PIÙ ITALIANI SCELGONO IL DIGITAL FOOD DELIVERY

Valentina Pontiggia ha illustrato la situazione attuale del settore del digital food delivery, che nel 2021 registra un +59% rispetto al 2020, raggiungendo il valore di 1.5 miliardi di euro. “Dei circa 40 miliardi generati dall’e-commerce” – ha spiegato Pontiggia – “il food & grocery rappresenta il 10% del totale, per un valore di circa 4 miliardi di euro, in crescita del 38% nel 2021. All’interno di questo comparto, l’alimentare vale circa 3,6 miliardi di euro, di cui il 42% è rappresentato dal digital food delivery, il 37% dal grocery alimentare e il 21% dall’enogastronomia.Già dal 2020, il 100% delle province italiane è stato coperto da almeno un’iniziativa di food delivery, con il 68% della popolazione che nel 2021 ha accesso potenziale al servizio di digital food delivery“.

NUMERI DA RECORD PER JUST EAT

E se i numeri del digital food delivery sono molto positivi, quelli di Just Eat sono… da record: oltre 24 mila ristoranti, con una crescita annuale del 50%, presenti in 1.300 comuni italiani, coprendo il 66% della popolazione, 6 mila rider assunti, 300 dipendenti. “Siamo orgogliosi del percorso fatto fino a oggi e dell’evoluzione che abbiamo avuto, prima come pionieri e ora come leader di questo mercato“, ha sottolineato Daniele Contini. “Il mercato ha enormi potenzialità: i ristoranti investono maggiormente sulla delivery, le piattaforme facilitano la digitalizzazione del processo, i clienti apprezzano e aumentano la frequenza di utilizzo e ci sono altre potenziali occasioni di consumo come l’asporto, il grocery, la ristorazione in ambito aziendale. Il nostro futuro prevede investimenti, percorsi di consolidamento e sviluppo. Oltre a una grande sfida: crescere in modo sostenibile anche dal punto di vista etico, sociale e ambientale“.

Tra i progetti immediati di Just Eat ci sono l’apertura del customer care interno, che, a regime, conterà oltre 200 addetti a Milano, con l’obiettivo di migliorare il servizio complessivo, fornendo una migliore esperienza ai ristoranti partner e ai clienti, aumentando allo stesso tempo il coinvolgimento dei propri dipendenti. Da sottolineare che il customer care avrà sede nel nuovo ufficio di Milano, De Castillia 23, uno spazio di lavoro moderno e sostenibileche ospiterà gli oltre 400 dipendenti previsti a inizio 2022.

Inoltre, è prevista a inizio 2022 l’apertura degli hub, le sedi logistiche e organizzative dei rider

RISTORAZIONE ORGANIZZATA PARTNER D’ECCELLENZA

Alessandro Lazzaroni e Matteo Pichi hanno rimarcato l’importanza di lavorare con Just Eat. “Per Burger King il food delivery è molto importante“, ha dichiarato Lazzaroni. “Per questo motivo abbiamo pensato a prodotti e packaging che rispondessero alle esigenze del delivery. Inoltre, proprio per favorire il servizio di Just Eat, abbiamo aperto dei punti vendita più piccoli nei centri città“.

Pichi ha sottolineato che “Just Eat è stato assolutamente decisivo per lo sviluppo di Poke House, che ha nel food delivery un asset fondamentale. Inoltre, proprio grazie ai dati relativi alle richieste che arrivano a Just Eat capiamo dove può essere vantaggioso per noi aprire nuovi locali“.

Infine, Lorenzo Rossignoli ha voluto sottolineare l’importanza dell’apertura degli hub per i rider, in funzione di rendere più sostenibile il loro lavoro, e l’impegno del Comune di Milano per fornire programmi di formazione anche per coloro che lavorano nel settore del food delivery.

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