Una campagna wow per il Wow Burger di Autogrill

Quando l'influencer marketing è fatto bene, l'effetto è wow. Anzi, Wow Burger.
Una campagna wow per il Wow  Burger di Autogrill

Prendere uno dei trend più forti degli ultimi anni (così forte che anche Jeff Besoz ha deciso di investire nel plant-based).
Aggiungere un Brand di rilievo.
Mixare il tutto con altri nomi di rilievo del panorama dell’influencer marketing.
Lasciare a riposare sul principale social network.
Hashtag, filtri e reels qb.

Ecco, in poche parole, la ricetta del successo della campaign di lancio del Wow Burger di Autogrill. Ebbene sì, Autogrill ha introdotto l’alternativa plant-based nel suo menù e lo ha fatto scegliendo partner d’eccezione. Dopo la collaborazione con il Corriere della Sera, è infatti il turno di Garden Gourmet e dello chef di alta cucina vegetale Simone Salvini che ha ideato il Wow Burger: Sensational Burger Garden Gourmet, bun alla curcuma, fettine fondenti a base di riso integrale germogliato, insalata, pomodoro e una salsa di hummus ai piselli.

wow burger autogrill

Ma non è solo la ricetta del panino ad affermare il successo del lancio: è anche la strategia di comunicazione che gli sta dietro.

WOW BURGER E GLI INFLUENCER FIDATI

“Fidati”, esatto: per il lancio del Wow Burger, Autogrill non ha scelto i più big sul mercato, ma gli influencer con un alto tasso di engagement. Il che, tradotto in parole non da social media manager, significa influencer con una community affiatata, ben profilata e ben ingaggiata. Lucia Del Pasqua, Teresa Agostini di littleladyterry e Luca Cuffari di habemus_fame_ sono alcuni dei nomi coinvolti.

Non è stata solo la scelta degli influencer a giocare a favore della campagna, ma soprattutto la scelta strategica di lasciar loro la libertà di esprimersi secondo i propri canoni creativi. La campagna di Autogrill, lanciata sotto l’hashtag #WowBurger, non è un susseguirsi di creatività copia/incolla e, da quello che si vede su Instagram, non c’è stato un dictat-brief al quale obbedire. Purtroppo, infatti, succede spesso così: la genuinità dell’influencer viene penalizzata a fronte di un tone of voice impostato dal Brand e dai suoi Product Manager. Il risultato, molto spesso, sono influencer che recitano a copione e Brand che non sfruttano minimamente la voce unica dei personaggi che hanno coinvolto. Il risultato, insomma, rischia di essere una marchetta.

Non è una marchetta la campaign di Autogrill che, invece, ha lasciato gli influencer liberi di esprimersi secondo il loro stile. I contenuti che appaiono sotto l’hashtag #adv sono molto eterogenei, ognuno realizzato secondo lo stile del creator. Così facendo, la community accetta più di buon grado l’#adv del suo beniamino e, appunto, si fida di più.

È proprio il caso di dire: wow!

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