Marcellino, il Sarto del Panino alla conquista di Milano

Due store in città e l'obiettivo di arrivare a 20 punti vendita in due anni. L'idea di Riccardo Spada e Alessandro Miliazza per rivoluzionare il concept del panino imbottito
Marcellino, il Sarto del Panino alla conquista di Milano

Un panino cucito su misura. È questo il concept alla base di “Marcellino il Sarto
del Panino”
, startup milanese che punta a rivoluzionare il modo di mangiare lo snack più nazionalpopolare del Paese.

L’idea è di due due giovani, Riccardo Spada e Alessandro Miliazza, che in piena pandemia si sono rimboccati le maniche per creare un format alternativo nella città della michetta, ideatrice negli Anni 80 del mito del panino imbottito.

DUE STORE APERTI A MILANO

Al momento sono due gli store a Milano: il primo, aperto a gennaio in Via Napo Torriani, è stato da poco equipaggiato con un dehors; il secondo, inaugurato a metà aprile, si trova nel centralissimo Passaggio Duomo (la mini-galleria che unisce piazza Duomo e via Orefici).

Componibilità e materie prime di qualità sono gli elementi distintivi di questo innovativo format che nasce dal desiderio di ridare dignità e valore a un prodotto tipico della cultura gastronomica italiana, spesso sottovalutato perché preparato con ingredienti di scarsa qualità o preconfezionato molto prima di essere servito.

TUTTI I PANINI PREPARATI ALL’ISTANTE

Da Marcellino, invece, ogni panino viene preparato all’istante con prodotti freschi e materie prime selezionate, affinché l’esperienza dell’assaggio possa essere appagante e gustosa.
A migliorar l’offerta di Marcellino, la possibilità di comporre il proprio panino ideale scegliendo tra una ricca varietà di ingredienti genuini: vari tipi di pane, salumi,
tartare di pesce, formaggi, e salse
.

QUALITÀ E PERSONALIZZAZIONE

Abbiamo studiato l’offerta attuale a Milano per quanto riguarda la proposta panini” – spiega
Riccardo Spada, 33 anni, da 13 nel mondo della ristorazione – “e abbiamo intravisto la possibilità di poter sviluppare un format replicabile che puntasse sia sulla qualità degli ingredienti, sia sulla personalizzazione. Il concetto di ‘sartorialità’ richiama molto il made in Italy, non a caso Milano è anche la città della moda. Il panino è un’icona del lifestyle italiano: con Marcellino vogliamo diffondere un prodotto di qualità, buono, fresco, italiano e democratico, come era in origine il panino del resto”.

I palati più raffinati possono optare per i sapori ricercati di affettati particolari come un crudo affinato alle vinacce di Barolo o una porchetta di tacchino alla brace; non manca neppure la possibilità di comporre il proprio panino in chiave vegana e vegetariana, o di optare per combinazioni gluten-free. Per gli indecisi, invece, lo chef ha studiato
delle ricette speciali bilanciando sapori, profumi e consistenze per una vera esperienza gourmet.

INGREDIENTI ACCURATAMENTE SCELTI

Ogni ingrediente” – spiega Alessandro Miliazza – “nasce da un lungo e attento lavoro di ricerca e selezione: solo per la scelta del fornitore di pane abbiamo impiegato tre mesi, ma alla fine abbiamo trovato un piccolo forno di Milano che ci consegna il pane fresco ogni mattina entro le ore 11; diamo ai nostri clienti la possibilità di scegliere tra ben quattro tipologie: ciabattina alla curcuma, pane ai farri antichi, pane classico lievitato 24 ore, focaccia all’alga spirulina. Anche per salumi e formaggi, per quanto possibile, ci affidiamo a piccoli fornitori lombardi di altissima qualità, è un modo per sostenere le imprese del nostro territorio.”

E per restare in tema, per il servizio di food delivery e take away Marcellino ha aderito a Take Home, giovane startup milanese al femminile che sostiene gli small business locali. “Il nostro obiettivo” – spiegano Riccardo e Alessandro – “è quello di portare Marcellino in tutta Italia e un domani, chissà, anche all’estero dove è molto ricercato e apprezzato tutto ciò che è italiano e soprattutto genuino. All’inizio di settembre, salvo imprevisti, dovremmo aprire il nostro primo store fuori Milano all’interno del centro commerciale OrioCenter. Vorremmo arrivare a una ventina di punti vendita in Italia entro due anni”.

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