MARR, strategie per la ripartenza

L’ad Francesco Ospitali illustra i driver su cui punta la società del Gruppo Cremonini: approccio customer in mind, prodotti mirati e focus su sostenibilità e sviluppo digitale, nuove acquisizioni
MARR, strategie per la ripartenza

È un approccio al mercato ottimista quello di MARR, società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non food, che ha affrontato l’emergenza approntando una serie di interventi per sostenere l’attività e mettendo sempre al centro della strategia il cliente. Abbiamo incontrato virtualmente l’amministratore delegato Francesco Ospitali.

Quale costante fil rouge vi ha sostenuto in questi mesi?

Fin dall’inizio della pandemia abbiamo definito un approccio chiaro che abbiamo modulato in base all’evolversi del mercato nei diversi periodi dell’anno per perseguire i nostri obiettivi. Fil rouge la vicinanza al cliente, sempre e comunque, grazie ai nostri tecnici commerciali che hanno supplito all’impossibilità di muoversi con strumenti digitali per proporre la soluzione di prodotti e servizi mirati all’esigenza del momento, grazie al nostro network logistico.   

Il cliente sempre al centro con un approccio phygital…

Esattamente. In mancanza di visite e incontri, abbiamo sviluppato una comunicazione mirata attraverso i social e le newsletter per tenerli sempre aggiornati e continuare la formazione, sia nei confronti della nostra rete vendita che dei nostri clienti, gli operatori. Già prima della pandemia, oltre alla MARR Academy per la formazione in aula, avevamo avviato con successo moduli online. 

Anche per MARR, quindi, l’emergenza ha favorito un’accelerazione del processo di digitalizzazione?

Assolutamente sì. A breve lanceremo l’app “myMARR” che permetterà al cliente di rimanere in costante contatto con la nostra azienda, disponendo di continui aggiornamenti sulle iniziative commerciali, avere accesso al catalogo online con ricette, schede tecniche, ingredienti e gestire il proprio account accedendo direttamente anche ai pagamenti elettronici. 

Come avete affrontato il problema della liquidità?

Il rafforzamento della liquidità è stato una delle nostre priorità e ci ha portato a fine 2020 a superare i 150 milioni di euro di liquidità grazie al supporto dei nostri azionisti, la fiducia degli istituti bancari, una gestione dell’aumento del capitale circolante e un approccio selettivo agli investimenti. Naturalmente siamo intervenuti sui costi fissi ottimizzando la gestione del nostro network logistico-distributivo in modo flessibile durante le varie fasi, ma, lo ripeto, con l’obiettivo ben chiaro di non far venire meno il supporto e il servizio al nostro cliente.

L’emergenza ha visto l’affermarsi di delivery e take away. Come avete risposto alle nuove esigenze degli operatori?

Pur mantenendo il focus sui consumi alimentari extradomestici, abbiamo cercato di dare una risposta alle nuove forme di servizio, come take away e delivery, con linee di prodotto specifiche con packaging sostenibili. Qui si inserisce anche il progetto “MARR Easy Menu”, una linea di prodotti già porzionati, sottovuoto in atmosfera modificata, che possono essere utilizzati nel momento in cui arriva l’ordine. Il cliente deve cominciare a ragionare non in termini di euro/chilo ma di costo a porzione, che è superiore ma ha una resa al 100%. In questo modo si evita di sprecare cibo non utilizzato, si fa fronte a una riduzione necessaria del personale in cucina, si lavora in massima sicurezza e rapidità.

Da sempre Marr ha mostrato grande attenzione al tema della sostenibilità. Quali gli interventi concreti a favore? 

MARR ha da tempo considerato come prioritaria l’attuazione di strategie di sostenibilità nelle proprie politiche di approvvigionamento e nella gestione dei processi logistico distributivi. In linea con la crescente sensibilità dei clienti/consumatori verso il tema del benessere animale, abbiamo in assortimento solo prodotti di origine animale sicuri dal punto di vista igienico-sanitario, garantiti dal punto di vista organolettico e in termini di rintracciabilità, realizzati in filiere produttive rispettose della dignità e del benessere animale. I prodotti ittici, invece, si fregiano dei marchi MSC e ASC, ovvero sistemi di garanzia della pesca e dell’acquacoltura sostenibile maggiormente diffusi e conosciuti a livello internazionale. 

Inoltre, entro il 2025 verrà sospesa la commercializzazione di uova e ovoprodotti derivanti dalle galline allevate in gabbia. Sempre in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale abbiamo implementato la gamma di prodotti biologici, prodotti IGP e DOP, prodotti agroalimentari tradizionali, prodotti ortofrutticoli provenienti da agricoltura sociale, prodotti a km0 e filiera corta. 

Abbiamo, inoltre, messo a punto procedure di ottimizzazione dei processi logistici, finalizzate anche alla riduzione del numero di mezzi circolanti sulle strade, per migliorare la viabilità e contribuire alla riduzione delle emissioni in atmosfera.

MARR dispone di un software che organizza i giri di consegna in modo da minimizzare il numero di mezzi impiegati, massimizzare il riempimento di ogni mezzo e scegliere il mezzo con capienza commisurata ai carichi. 

Gli ultimi mesi difficili non vi hanno fatto desistere dal rafforzare ulteriormente la vostra posizione competitiva…

Infatti, è recente l’inaugurazione di una nuova filiale a Catania, che rafforza la nostra presenza in Sicilia, nella fascia orientale a forte vocazione turistica e quindi con notevoli potenziali di crescita. 

Abbiamo chiuso l’operazione di acquisto di tutte le attività della Antonio Verrini & Figli spa, incluse quelle di lavorazione e commercializzazione di prodotti ittici, e di Chef srl, che ha in affitto l’azienda Chef Seafood, che permetterà a MARR di rafforzare la propria presenza in Liguria e Versilia attraverso l’ittico fresco, una tipologia di prodotto fidelizzante e il cui consumo è strutturalmente in incremento. MARR ha da tempo sviluppato una strategia per rafforzare la propria presenza e specializzazione nell’ittico fresco, che nel 2019 rappresentava con oltre 100 milioni di euro di vendita circa il 10% delle vendite al principale segmento dei clienti dello Street Market (ristoranti e hotel non appartenenti a gruppi o catene). Negli ultimi anni il tasso di crescita dell’ittico fresco all’interno dello Street Market è stato superiore a quello dell’intero segmento, grazie anche alle competenze di prodotto del polo ittico, una piattaforma ubicata a Rimini e dedicata all’approvvigionamento e distribuzione alle filiali MARR di prodotti ittici freschi nazionali e d’importazione. 

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