Con 365 milioni di utenti attivi nel mondo e 158 milioni di utenti premium, Spotify si conferma la piattaforma numero uno di streaming musicale. In quest’ultimo anno Spotify è cresciuto in modo significativo registrando un +24% per gli utenti attivi e + un 21% per quelli paganti. Ma anche i dati del primo trimestre del 2021 non scherzano: solamente da gennaio a marzo, infatti, la piattaforma ha contato 3 milioni di iscrizioni in più. La domanda sorge quindi spontanea: un mezzo così potente può essere utilizzato come piattaforma media per promuovere la propria attività? Può, in altre parole, entrare nell’olimpo dei social network e sedersi accanto ad Instagram sfoggiando i suoi mezzi per fare Brand Awareness?
AD STUDIO ARRIVA SU SPOTIFY
La risposta è, ovviamente, sì perché sempre più persone connesse significa sempre più orecchie ed occhi pronti ad ascoltare e guardare messaggi pubblicitari. Non è un caso che Spotify abbia da poco lanciato Ad Studio, la sua piattaforma di creazione di ads e campaign pubblicitarie. All’interno della piattaforma, proprio come su Facebook e Instagram, gli utenti possono scegliere di pubblicare i loro annunci video o fotografici che verranno mostrati agli occhi degli utenti della versione desktop non premium. Come colpire invece le loro orecchie fra una canzone e l’altra? Semplice: Spofity regala un spot audio personalizzato a tutti quelli che realizzano una campaign con Ad Studio.
Il budget minimo da investire per una campaign si aggira intorno ai 200€, il che rende Ad Studio una piattaforma estremamente accessibile a tutti, grandi e piccoli imprenditori. Ma come fare senza Ad Studio? Come utilizzare organicamente Spotify per fare Brand awareness, quindi senza investire un centesimo in budget media? Ce lo spiega Pescaria.
IL MARE IN UNA PLAYLIST: L’IDEA DI PESCARIA
Che sui social fossero bravi, lo sapevamo già e ne abbiamo parlato con Domingo Iudice, Co-Founder & Marketing Director di Pescaria. Ce lo confermano non solo i 200.000 followers su Instagram, ma anche e soprattutto la capacità di cogliere al volo le tendenze. Mentre Barilla pubblicava le sue playlist per la pasta al dente in collaborazione con Spotify, Pescaria infatti si muoveva in modo più silenzioso, ma comunque innovativo.
Durante il secondo lockdown, ha infatti creato una playlist brandizzata su Spotify a tema marittimo per combattere la malinconia post-chiusura. La playlist brandizzata non è nient’altro che una playlist creata da un brand. Chi può crearla? Chiunque abbia un account Spotify, senza dover investire in budget media. L’unica restrizione ad oggi è il limite a una canzone per cantante, per motivi di copyright.
Sotto il nome di “Pranzo sulla scogliera di Polignano”, Pescaria ha raccolto una serie di canzoni che parlano del mare o che ricordano il mare. Sfruttando la forza del nostalgia marketing ha espresso un semplice concetto: ti manca il mare? Ascolta la nostra playlist per sentire il rumore delle onde! Attraverso una serie di stories ha promosso la playlist sui suoi canali e ha invitato i suoi fan a fare swipe up per ascoltarla. Facendo così, ha utilizzato il maniera organica Spotify, realizzando un contenuto che, pur non avendo l’aria di una campaign pubblicitaria, riesce ad aumentare l’awareness di Pescaria su un altro mezzo e tramite le noti musicali di altri.