J-Farm, la nuova joint venture tra i fratelli Alajmo e H-Farm

Tutta l'offerta food del polo d'innovazione nel Trevigiano in mano al gruppo di Raffaele e Massimiliano. Con l'obiettivo di valorizzare il territorio e i progetti di ristorazione
J-Farm, la nuova joint venture tra i fratelli Alajmo e H-Farm

Attenzione al territorio, ricerca, sperimentazione e innovazione: a partire da questi valori è nata J-Farm, una joint venture tra H-Farm e i fratelli stellati Alajmo, che si accingono a rilevare tutta l’offerta food di H-Farm Campus, il polo dell’innovazione di Ca’ Tron a Roncade (Treviso).

Alajmo si occuperà della valorizzazione dei locali presenti all’ interno del campus, contribuendo al loro riconoscimento nazionale e alla generazione di valore per tutto il territorio.

INVESTIMENTO SUI GIOVANI E L’INNOVAZIONE

La sfida di aprire in un contesto così diverso da quello consueto al gruppo nasce dal desiderio dei fratelli Alajmo di investire una parte della società nei giovani, nel futuro e nell’innovazione. “Da tanto tempo con Massimiliano“, spiega il fratello Raffaele Alajmo, “volevamo poter intervenire nella cultura alimentare dei ragazzi che un domani saranno i clienti e la società del futuro“.

J-Farm gestirà i ristoranti Le Cementine e La Serra; Amor in Farm, un locale fast-casual, la pizzeria AL4 e l’angolo In.gredienti

La cura dei dettagli, la passione, il senso di responsabilità verso la sostenibilità, la ricerca, la volontà di crescere sempre, il loro essere tradizionali ma anche globali, il loro essere una grande famiglia: sono tutti elementi che compongono la ricetta eccellente di Max, portata al mercato in modo straordinario da Raf sotto lo sguardo saggio ed esperto di papà Erminio“, ha spiegato Riccardo Donadon, fondatore di H-Farm. “È stato impossibile non pensare a loro quando abbiamo deciso di esternalizzare i servizi di ristorazione del Campus. Ero cosciente di chiedere la luna, il sogno si è avverato. Max è un artista e sono certo che il suo influsso si sentirà tanto, aggiungendo magia all’esperienza dei nostri clienti e di tutti i visitatori che vengono da noi per trovare delle soluzioni, per formarsi o per inventare qualcosa“.

IN FUTURO UN CAMPUS APERTO A TUTTI

Il campus, finita la pandemia, diventerà un luogo aperto a tutti. “Un luogo dove passeggiare, fare sport, studiare e oggi anche degustare cose straordinarie parlando di futuro, del futuro dei giovani che in questi mesi è stato sacrificato troppo e che deve essere rimesso violentemente al centro di tutti i nostri pensieri perché non c’è nulla di più importante di loro“.

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