Operazione nel caffè: Musetti compra il brand Bonomi

La società piacentina avvia un piano di crescita per acquisizioni con l'obiettivo di creare un campione nazionale. Prima operazione a Milano
Operazione nel caffè: Musetti compra il brand Bonomi

Piccole torrefazioni crescono. In un settore dominato da maxi aggregazioni a livello mondiale, che da qualche anno ridisegnano in continuazione la geografia della bevanda più in voga nel mondo, non è più possibile restare immobili, se si vuol continuare a essere indipendenti. Tanto più considerando gli effetti nefasti che la pandemia da Covid 19 sta avendo sul settore horeca, il canale di vendita più rappresentativo per questo settore. In questa scia si colloca l’operazione di acquisizione che ha portato il brand milanese Caffè Bonomi sotto il cappello della piacentina Caffè Musetti, che l’ha acquisita valorizzandola 15 milioni di euro a livello di enterprise value, ovvero conteggiando anche l’esposizione finanziaria verso il sistema bancario. Un’acquisizione che segna l’inizio di un progetto di crescita per acquisizioni dell’azienda piacentina, che ha pianificato di investire 50 milioni di euro nei prossimi cinque anni.

Dall’aggregazione tra le due società padane nascerà un soggetto in grado di fatturare 41 milioni di euro nel 2021, con un margine operativo lordo (ebitda) consolidato di 6,7 milioni, stando alle previsioni di Caffè Musetti. Agli oltre 3000 pubblici esercizi serviti da Musetti in Italia se ne aggiungeranno circa 1000 serviti da Bonomi, per un totale di 4000 punti di ristoro. Il management di Bonomi è stato “pienamente” confermato, ha assicurato l’acquirente.

MUSETTI: “50 MILIONI PER AGGREGARE BRAND FORTI”

“Con l’acquisizione di Caffè Bonomi – ha dichiarato Guido Musetti, presidente della società acquirenteabbiamo compiuto un primo importante passo nel nostro progetto di crescita. Negli ultimi cinque anni abbiamo investito 10 milioni di euro potenziare la nostra struttura e crediamo fortemente che la nostra azienda abbia le capacità industriali per porsi quale polo aggregatore, nonché abilitatore, di un processo evolutivo anche in chiave sostenibile, in un settore caratterizzato da un’estrema parcellizzazione. La Bonomi, forte di una tradizione territoriale centenaria, rappresenta per noi una target ideale per consolidare il processo di crescita che abbiamo pianificato. Vogliamo aggregare brand dalla forte identità territoriale in Italia ma riconosciuti anche oltre confine come simbolo del made in Italy. Per sostenere questo processo di crescita in ragione degli obiettivi che ci siamo posti, abbiamo pianificato 50 milioni di euro di investimenti complessivi per i prossimi cinque anni, convinti che potranno generare un valore esponenziale nel costruire una realtà nazionale di primo livello. Un polo con brand forti e dal percepito alto in aree specifiche, esattamente come avviene nel mercato delle acque minerali e delle birre”.

UN 2020 SULLE MONTAGNE RUSSE

Interessante lo spaccato dell’andamento delle vendite in questo incredibile 2020 fornito da Caffè Musetti in occasione dell’acquisizione. Il primo trimestre la società ha visto un incremento dei ricavi del 23% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel secondo trimestre, caratterizzato da un lockdown molto rigido, la società ha perso l’80% dei ricavi mentre nel terzo trimestre, grazie alle riaperture del periodo estivo, la perdita di fatturato è stata dell’8%, sempre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La società ha preferito non fare previsioni per il quarto trimestre, anch’esso caratterizzato da chiusure imposte dei locali pubblici e divieti di circolazione. Nessuna previsione anche per il medio periodo, alla luce della complessità del momento.

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