Glovo inaugura a Milano la prima Cook Room italiana

Sesta ghost kitchen per la piattaforma di anything delivery Glovo, che ha l’obiettivo di sfruttare appieno tutte le potenzialità del food delivery attraverso le sue cook room

Il 2020 prosegue quindi nel segno di Glovo, che dopo Madrid, Barcellona, Lima (2) e Buenos Aires, mette la sesta e lancia anche nel Belpaese la sua cook room, una ghost kitchen che chi scrive ama definire una sorta di “coworking per i format”, così come Doordash nella Silicon Valley.

4 FORMAT GIÀ OPERATIVI NELLA COOK ROOM

L’apertura dimostra da un lato come Glovo sia in grado e voglia cavalcare appieno l’onda del food delivery e dall’altro come la piattaforma sia assolutamente consapevole di tutte le tematiche collaterali legate alla consegna a domicilio: dai costi per gli operatori alle difficoltà logistiche nel gestire contemporaneamente sala e consegne.

La Cook Room di Glovo è uno spazio riservato a chef e rider, che migliora l’efficienza del delivery e offre un servizio aggiuntivo agli esercizi commerciali che lavorano con la piattaforma. Per l’utente finale non cambierà ovviamente nulla, al contrario degli operatori che hanno a disposizione delle cucine professionali dotate di ogni utensile e fornitura necessaria agli chef e che possono concentrare tutti gli ordini in delivery in una sola location.

Tra le opzioni future vi sarà la possibilità di raggruppare le specialità dei diversi partner oppure il cibo preparato in loco e prodotti di largo consumo forniti da altri partner esterni.

Tomatillo, Pacifik Poke, Pescaria e BUN sono i primi brand ad aver aderito al progetto e a essere già operativi presso lo spazio meneghino.

LE DICHIARAZIONI DI GLOVO

Il progetto Cook Room rappresenta per Glovo uno dei pilastri centrali della strategia di crescita. Dopo una fase pilota in Spagna e in America Latina, abbiamo voluto portare l’innovazione della Cook Room anche in Italia, avviando il progetto in una città dinamica come Milano” – ha dichiarato Elisa Pagliarani, General Manager di Glovo Italia“Offrire uno spazio in outsourcing a realtà del mondo della ristorazione ci consente di tenere insieme due aspetti fondamentali del delivery: l’opportunità di sviluppo ulteriore del business per i partner e il valore aggiunto per il consumatore finale”.

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