Tannico, tra i piani del 2020 anche il retail fisico

Due locali in arrivo su Milano per cominciare l’anno forti di risultati in continua crescita. E l’assetto multicanale di Tannico si fa sempre più articolato

Se i risultati dell’enoteca digitale fondata nel 2012 venissero calcolati in bottiglie stappate e calici riempiti, il 2020 che inizia potrebbe essere un anno di svolta per l’e-commerce wine&spirits più conosciuto d’Italia, Tannico. Un e-commerce che punta a una differenziazione sempre più ampia del proprio business per assicurarsi la crescita, come dimostrano le ultime carte messe sul tavolo.

Una crescita che di fatto è reale, come dimostrano gli interessanti numeri resi noti in anteprima dall’azienda: una crescita del fatturato su base annua del 36%, che porta i 14,9 milioni del 2018 a ben 20,3 milioni nell’anno appena terminato. Un successo rappresentato, parlando del core business, da oltre un milione e mezzo di bottiglie spedite e consegnate in tutto il mondo nel 2019.

E le novità non si fanno attendere. Se difatti è di poche settimane fa l’annuncio della partnership con il Mercato Centrale di Roma, un primo passo verso la dimensione offline stabile in gestione alla divisione Tannico B2B, è dell’ultima ora la decisione di puntare al raddoppio sulla rete diretta – e di farlo giocando in casa, a Milano, capitale del bere bene italiano.

TRA WINE BAR E VENDITA AL DETTAGLIO

Di breve termine parla Juliette Bellavita, Co-Founder e Brand & Communication Manager di Tannico, pur non rivelando date e luoghi di apertura dei primi due locali fisici: perché di questo si tratta, ed è tutto confermato.

Apriremo un wine bar che sarà il nostro flagship store dove non faremo vendita di bottiglie come in un’enoteca ma sarà per l’appunto un luogo dove bere il vino con un’esperienza di consumo più simile ai locali notturni o cocktail bar” spiega la Co-Founder. Il consolidamento della presenza nel territorio milanese arriverà poi con un secondo locale di dimensioni più piccole, in una location differente, dedicato al consumo in loco ma anche alla vendita delle bottiglie da portare a casa.

L’assortimento, sia alla mescita che alla bottiglia, sarà studiato per rappresentare tutte le fasce di mercato e accontentare tutti i tipi di bevitori.

UN ASSETTO MULTICANALE

Una decisa virata verso lo spazio fisico che mira comunque a non tradire il core business: nessuna previsione, almeno al momento, di soluzioni “BOPUS” – Buy Online, Pick Up in Store. Una scelta ragionata, quella di tenere separata la parte online da quella offline, che sottende una precisa strategia multicanale guidata da un’analisi del target di vendita: “tutti i progetti saranno sotto al cappello di Tannico, ma avranno logiche diverse e probabilmente anche parte della clientela” spiegano dall’azienda.

TANNICO A TUTTO CAMPO

La presenza fisica di Tannico in realtà aveva già cominciato a farsi sentire da 2 anni con il cosiddetto “Double Decker”, una sorta di Pop-up store itinerante. Il pulmino in stile londinese e attrezzato sia per il servizio in piedi che con alcuni tavoli privé, si poteva trovare parcheggiato nelle piazze del vino italiano durante i maggiori eventi del settore.

Se il Merano Wine Festival e il Vinitaly And The City erano stati due appuntamenti cardine nel 2019, per il 2020 la previsione è di un piano eventi più fitto e strutturato, che collegherà trasversalmente tutte le location. Calendario in arrivo, ma per il momento poche anticipazioni: nei locali in particolare abbiamo in piano grandi cose con le maggiori Maison e etichette, ma ne parleremo a tempo debito”.

Una brutta sorpresa per le enoteche e i wine bar tradizionali dei centri cittadini? Non proprio, o meglio non subito: “Iniziamo da Milano con due test coraggiosi e se la cosa prende la giusta piega come ci auguriamo, l’idea è di espanderci anche altrove” conclude Juliette Bellavita, lasciando intendere tempi più lunghi per l’eventuale sviluppo dei prossimi passi.

Jose David Ramirez

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