Burger King sperimenta i locker Amazon

Il successo delle catene di ristorazione veloce passa sempre più attraverso il servizio che sono in grado di offrire al cliente, avvalendosi delle opportunità che la web technology mette a disposizione, come per esempio i locker

È il caso di Burger King, che sta sperimentando con successo non solo l’home delivery, ma anche lo strumento dei locker.

“Se è vero che l’e-commerce è sempre più utilizzato per i piccoli acquisti – conferma Andrea Valota, amministratore di Burger King Italiaresta per molti clienti la difficoltà di individuare un luogo dove farseli recapitare. Per questo abbiamo pensato di inserire all’interno di una selezione di ristoranti (36 quelli coinvolti) i locker Amazon. La sperimentazione ha funzionato, anche se non ha avuto alcuna spinta pubblicitaria, permettendoci di offrire un servizio in più e di generare vendite aggiuntive”. Merito anche degli orari di apertura estesi dei locali BK, che consentono a molti clienti – per esempio coloro che escono tardi dal posto di lavoro – di ritirare comodamente i loro acquisti e magari fermarsi a cena. “I risultati ci hanno davvero sorpreso: basti pensare che sotto Natale è difficile trovare nei locker spazi disponibili. E ci hanno confermato che saper soddisfare le esigenze e cogliere bisogni nuovi dei clienti può fare davvero la differenza”, sottolinea Valota.  

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