Panini di Mare è l’ora della verità: apertura a Milano

Panini di pesce, ma non solo. C’è tutto tranne i primi e secondi piatti da nel nuovo ristorante Panini di Mare che ha scelto di esordire anche a Milano. Un ingresso in una piazza molto competitiva, come ben sanno i fondatori della catena i quali pensano di vincere la sfida a suon di ricette innovative e qualità della materia prima

Il pesce è protagonista nei panini di pane multicereale, ma è usato anche per tagliate, carpacci, crudi vari, bruschette, verdure selvatiche e insalate. Un menu per un consumo veloce (non ci sono i primi e secondi piatti, ndr), saporito, di qualità e ben deciso a conquistare il palato dei milanesi. Perché a Milano, in Via Garigliano 8 (quartiere Isola), ha esordito Panini di Mare, l’insegna della catena ristorativa nata nel 2014 a Vieste e poi ampliata con un punto vendita a Firenze e Peschici a maggio del 2015), a cui si è aggiunto Torino nel novembre del 2017.

Puglia e Calabria al timone

A capo del progetto troviamo Mario Ottaviano, con al suo fianco la socia Ersilia Montalto. Il primo è di Peschici, dove è titolare del ristorante Il Trabucco di Mare, mentre la sua partner è calabrese di nascita ma, come lei stessa ama dire, pugliese di adozione. Insieme hanno, quindi, deciso di compiere a Milano il grande passo, con un format di casual dining dove la materia prima appartiene alla nomenclatura ittica per eccellenza. Tonno, polpo, gamberi, spada, scampi e così via: la provenienza è prevalentemente italiana, con alcune eccezioni come il salmone canadese o il merluzzo norvegese. Il pesce è cucinato sia crudo, sia cotto al vapore o alla griglia, a seconda delle ricette e delle richieste dei clienti seduti al tavolo.

Il nuovo ristorante meneghino

Il nuovo ristorante meneghino, a differenza degli altri, presenta un ulteriore valore aggiunto dato dalla presenza di un laboratorio attiguo alla sala ristorativa dove un team di esperti di food, capitanato da Ottaviano, elabora, scova e interpreta nuove ricette che, di volta in volta, vanno ad arricchire e variare il menu. Insomma, l’esordio milanese è stato preparato in grande stile, senza nascondere la consapevolezza che in città la concorrenza è particolarmente serrata. ‘’Milano rappresenta per la nostra catena un vero e proprio esame di maturità: era ora di confrontarci con un mercato importante come questo – proclama al nostro sito il titolare dell’insegna –. Sappiamo bene che non sarà facile, ma riteniamo di avere alcuni plus che ci permetteranno di farci valere. Innanzitutto, proponiamo ricette semplici dove emerge già alla vista la qualità e freschezza della materia prima ittica. Ci affidiamo poi agli stessi fornitori dei nostri altri ristoranti, che ci garantiscono in assoluta sicurezza prodotti di alta gamma. Riteniamo poi necessario dare al cliente tutte le informazioni imprescindibili, usando l’asterisco vicino al piatto che rimanda a piè di pagina dove si specifica se il pesce è abbattuto secondo il regolamento europeo, a che temperature, ma anche quali semi usiamo nelle insalate, se usiamo prodotti surgelati e altro ancora. Il posizionamento di prezzo, dal canto suo, rispecchia un giusto rapporto qualità prezzo’’. E poi c’è il progetto intrinseco di ‘fishlab’. ‘’Nel ristorante milanese abbiamo uno spazio laboratorio dove daremo il via ad attività di ricerca di nuove ricette – spiega sempre Ottaviano –.

Mario Ottaviano ed Ersilia Montalto

La sperimentazione continua

E non solo, la sperimentazione riguarda anche le bevande. La barlady Debora Giudici ha infatti creato alcuni ‘cocktail marini’ per Panini di Mare. Vi invitiamo a provare il suo Gin Tonic con sciroppo di nero di seppia, ma anche lo speciale twist del Bloody Mary che ha realizzato con vodka, bisque di scampi, tabasco, succo di pomodoro con basilico, e bordura di bottarga’’.

Insomma, non sembrano mancare le novità per questa nuova insegna che, nemmeno il tempo di inaugurare in zona Isola, ha già confermato una seconda apertura milanese. Per questo bis la location si trova in Ripa di Porta Ticinese, avrà una gestione in franchising (come lo sono i punti vendita di Torino e Firenze) e vedrà la luce entro la fine di giugno.

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