Io, Horeca Robot

Sulla scia di quanto descritto dal maestro Asimov nella sua più celebra raccolta di racconti, non è assolutamente impensabile in futuro una robotizzazione del settore horeca, in cui cuochi, pizzaioli e panettieri verranno sostituiti da robots umanoidi

“Il contadino del futuro avrà la zappa nella mano destra e il tablet nella sinistra”. Questa frase, pronunciata alcuni mesi fa a una tavola rotonda per un progetto di innovazione in campo agricolo, raccogliendo qualche risolino ma anche tanti consensi, è una cinica riflessione su un processo inarrestabile che non risparmia nessun settore: l’innovazione.

Se trent’anni fa lo stereotipo dell’impiegato era una persona occhialuta intenta a scrivere con la penna su block notes, al giorno d’oggi, dici impiegato e pensi subito ad una persona vestita alla moda davanti a un monitor o un tablet.

Negli anni ‘80 chi poteva immaginare che le penne e i blocchetti delle comande dei camerieri sarebbero state sostituite da palmari che inviano direttamente la comanda in cucina e in cassa?

Il progresso è un processo tanto lento quanto inesorabile, quindi non dovremo meravigliarci, se tra vent’anni il nostro piatto preferito, la nostra pizza margherita così come la nostra pagnotta, verranno impastati, cotti, impiattati e serviti da robots.

Per inciso, tutto ciò sta già avvenendo.

Al CES 2019, la più grande fiera al mondo dedicata all’innovazione andata in scena dall’8 all’11 gennaio a Las Vegas è stato presentato BreadBot, la prima tecno-panetteria, o se preferita robot-fornaio del mondo. Il macchinario, prodotto dalla Wilkinson Baking Company è in grado di impastare, cuocere, sfornare e vendere una pagnotta ogni sei minuti, il tutto a vista.

L’operatore non deve fare altro che inserire la farina e il gioco è fatto, il robot penserà a tutto. Il costo? 100.000 USD.

Robotic Pizza

Ma la robotizzazione nell’horeca non finisce qui. Giusto qualche mese prima, Zume Pizza, aveva chiuso un round d’investimento da 375 milioni di dollari, che ha portato il valore del format a 2,25 miliardi.

Cosa c’entra Zume Pizza con i robots e cosa ha di tanto incredibile? Semplice, il format di pizza delivery californiano è quasi completamente automatizzato, per non dire robotizzato.

Ogni fase della preparazione è affidata a un robot:

  • Robot Vincenzo, l’ultimo arrivato ma il primo del processo, allarga le basi pizza, le inforna per la precottura, le sforna e le colloca sugli scaffali mobili
  • Robot Marta, versa e spalma la salsa di pomodoro
  • Robot Bruno, guarnisce le pizze e la inforna per la cottura finale

La guida dei furgoni per la consegne è ancora affidata a personale umano…ma per quanto tempo?

Lo scorso mese di maggio, 4 giovani studenti statunitensi hanno lanciato a Boston il loro format di ristorazione innovativo, per non dire futuristico, chiamato Spyce, riuscendo a chiudere un primo round d’investimento di 24,8 milioni di dollari.

Quali le peculiarità?

Anche in questo caso, tutta la preparazione è affidata a dei robots. I clienti non hanno che da ordinare al chiosco automatico e attendere che la cucina robotizzata prepari il loro “bowl”, disponibile in 6 varietà con numerose personalizzazioni disponibili. Il chiosco si sta rivelando un vero successo, servendo una media di 500 clienti al giorno, attirati dai prezzi decisamente concorrenziali, tra il 25% e 50% in meno rispetto alla media del mercato, praticabili grazie all’assenza di costi del personale.

Avete mai sentito parlare di Moley? Sviluppato dalla società Moley Robotics, trattasi di una vera e propria Robo-Cucina.

Moley è composto da due braccia meccaniche, completamente automatizzate e con sensori tattili alle dita, un forno, un piano di cottura, una lavastoviglie e un monitor touchscreen.

Dopo aver vinto il premio “Best of the Best” al CES di Shanghai nel 2015, si attendeva la commercializzazione nel 2018, che slitterà a data da destinarsi per comprensibili ritardi tecnici.

Quando però la passione per l’innovazione e la cucina incontrano il romanticismo, di fronte a cotanta robotizzazione è lecito porsi alcune domande.

Potrà BreadBot sostituire il sorriso di Maria la panettiera?
Come potrà Robot Vincenzo avere lo stesso tatto di Ciro il pizzaiolo?
I robot di Spyce potranno fare le veci del paninaro notturno?
E il palato di uno chef pluristellato potrà essere replicato da Moley?

di Antonio Iannone

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