Avocado mania: come le Instagram Stories hanno contribuito a diffondere i trend food del 2018

Dal piatto alle Instagram Stories: i 15 secondi che hanno amplificato le possibilità di racconto di un menu e dei suoi ingredienti

Le Instagram Stories sono state ufficialmente lanciate nel 2016. L’esigenza? Permettere a tutti gli utenti (sia privati che business) di creare e condividere contenuti della durata massima di 15 secondi, disponibili per 24 ore. Il motivo che ha portato Instagram a predisporre questa nuova funzionalità si può sintetizzare in un’unica parola: interazione. Come ha dichiarato Kevin Systrom, co – fondatore del social network, attraverso le Instagram Stories è data la possibilità agli utenti di poter interagire direttamente con i propri follower. Le Instagram Stories, infatti, costituiscono uno spazio virtuale all’interno del quale è possibile aggiungere diversi livelli di personalizzazione alla propria comunicazione, coinvolgendo direttamente gli utenti. Questo è uno dei motivi che ha portato diversi operatori del Foodservice a utilizzare le Instagram Stories per raccontare la propria offerta gastronomica. In che modo?puntando sul potere delle immagini per colpire il gusto dei propri clienti, ma non solo. Vediamo insieme perché!

Cosa prevede il menu di oggi? La necessità di andare oltre il gusto

Ogni anno Edelman – società globale di consulenza – pubblica un report relativo ai trend che si avvicenderanno del settore Food&Beverage nel corso dei 12 mesi successivi. Per il 2018 ne ha individuati quindici. Tra questi, due su tutti mi hanno colpito, perché pongono al centro una questione fondamentale. In che modo, oggi, ristoratori e utenti possono raccontare in modo efficace cosa propongono o cosa c’è nei loro piatti? In un’epoca in cui comunichiamo sempre più attraverso strumenti digitali, come è possibile comunicare la bontà di un piatto e i suoi sapori, non potendo contare sulla possibilità di trasmetterne il gusto? Il trend numero quattro della ricerca di Edelman citata prima, risponde a questa domanda con un sicuro: “Going Beyond Taste”, cioè la soluzione è andare oltre il gusto. Bisogna tendere a curare sempre più l’aspetto visuale della comunicazione, con una particolare attenzione a fare emergere la brillantezza dei colori e le consistenze degli ingredienti. Questo approccio permette più facilmente di convincere gli utenti della bontà di un piatto. In questo modo, oltre al gusto, è appagata anche l’esigenza sempre più urgente di condividere online le foto dei piatti scelti.

Qual è il motivo del successo dell’avocado toast (bontà a parte)?

Non è un caso che il 2018 ha registrato il picco della diffusione e del successo di piatti a base di avocado, delle bowl hawaiane e delle bevande o pietanze a base di tè verde matcha – solo per citare alcuni esempi. Cosa hanno in comune tra loro questi trend? Si prestano fortemente a essere presentati attraverso immagini, grazie ai loro colori vibranti e al gioco di simmetrie a cui si prestano una volta impiattati.

Dalle immagini alle Instagram Stories: la necessità di una comunicazione trasparente

L’ultimo trend citato da Edelman nella sua ricerca, il quindicesimo per l’esattezza, è stato chiamato “Traceability, Transparency and Trust” . Quest’ultimo fa riferimento all’esigenza dei consumatori di ricevere da parte degli operatori del settore del Foodservice una comunicazione trasparente riguardo al cibo che scelgono di mangiare. Il consumo etico degli alimenti, infatti, è cresciuto a livello globale del 30% tra 2017 e 2018. Per questo motivo i ristoratori sono chiamati sempre di più a fornire una comunicazione trasparente riguardo i piatti che propongono in menu. Questo sembra essere uno dei motivi che ha portato diversi di loro a utilizzare le Instagram Stories per raccontare il making of, cioè il processo di preparazione, dei piatti proposti nei propri locali – è il caso, ad esempio, di Macha Café a Milano.

A partire dagli ingredienti selezionati, fino all’impiattamento, il menu vive attraverso le Instagram Stories proposte attraverso gli account ufficiali dei brand di ristorazione. In questo modo, le piattaforme digitali offrono numerose possibilità per andare oltre gli smartphone e puntare direttamente ai cuori (e alle pance) delle persone.

di Francesca Di Cecio

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