Panino Giusto e il nuovo menu ‘esperienziale’

Nuova apertura a Milano in Piazza Diaz, nuovo “Bianco” di Claudio Sadler, e menu esperienziale per: foodies, nostalgici, sperimentatori o tiratardi

Panino Giusto apre un nuovo locale a Milano, in Piazza Diaz, e trasforma il suo menu da “prodottocentrico” ad esperienza, secondo quattro temi. Prima grande novità è il nuovo panino di Claudio Sadler, che dal 9 ottobre è rientrato nel menu Panino Giusto. Lo chef stellato propone ‘Bianco’, un panino elegante, delicato, in perfetta armonia tra gusto di bosco dato dal tartufo bianco in crema, tacchinella cucinata a basse temperatura con aromi, asparagi, maionese bianca, lattughino croccante, e crema di formaggio. Sadler è anche capofila per Panino Giusto di un nuovo team formato da Daniele Reponi, creativo del panino ed esperto di food pairing; Stefano Ravizza, conoscitore del territorio italiano anche attraverso la sua esprienza di imprenditore agricolo; e Riccardo Soncini che, dopo una laurea all’Università di Pollenzo, lavora nell’ambito R&S di Panino Giusto.

Panino Giusto Malpensa

NEW MOOD NEL LOCALE DI PIAZZA DIAZ

Per la prima volta Panino Giusto rende visibile, anche da strada, la sua linea di produzione di panini espressi, svelando tecnica e maestria di uno dei suoi maggiori punti di distinzione: la freschezza e l’integrità dei suoi panini, sempre preparati al momento. Nuova atmosfera nel nuovo locale anche grazie a tavolini e poltroncine basse poste nell’ingresso, ai tavoli comunitari per pranzi informali e ad un invitante bancone bar dove sostare gustando aperitivi fatti al momento. Come sempre grande cura per luci, elementi di design, storytelling alle pareti.

MAESTRI

Nel nuovo menu Panino Giusto l’area in evidenza è quella della sperimentazione, degli accostamenti audaci (carne salada con gruè di cacao, salame e liquirizia, bresaola e mela). Qui trovano posto anche i panini vegani, studiati per essere non privi di qualcosa, ma ricchi della loro essenza. E’ l’area dove un ingrediente può cambiare forma: l’aceto diventa una mattonella solida e si grattugia, il riso Venere diventa soffiato, ed è qui dove maestri e maestre dell’alta cucina possono esprimersi.

ESPLORAZIONI

L’area del menu Esplorazioni è invece la proposta Panino Giusto per il mercato del panino serale. Un’alternativa tutta italiana alla tendenza hamburger. Dall’ora dell’aperitivo, le Esplorazioni rallentano il ritmo in Panino Giusto e cambiano taglia al panino fino a farlo diventare ‘esagerato’. Con i panini Esplorazioni sono serviti a richiesta contorni, sfizi (patate fritte, al forno e tre tipi di fritti tra i preferiti) e dolci, accompagnati da vini e birre artigianali.

VERSO UN MANIFESTO DI VALORI PANINO GIUSTO

Spiega Cristina Giordano, 38 anni, a capo dell’Ufficio Food Panino Giusto: “Abbiamo creato un Manifesto Panino Giusto che condivideremo entro l’anno con i nostri fornitori. Ciascun macro tema del manifesto genererà disciplinari di produzione e intesa, di cui chiederemo la sottoscrizione. Saremo esigenti nella certificazione degli standard richiesti e puntuali nei controlli. Il disciplinare del pane, ad esempio (Panino Giusto ha oggi quattro tipologie di pane in menu) non si limiterà alla scelta certificata di semi e farine, che faremo noi, ma determinerà blend, lievito, tipologia e quantità di sale, le modalità e i tempi di impasto, riposo, cottura, e l’eventuale abbattimento. Facendoci aiutare da professionisti del settore saremo in grado ogni 12 mesi di monitorare i progressi raggiunti su ogni proposta, e raccontarli al nostro cliente”.

Panino Giusto

 

BELLO, BUONO, GIUSTO: SOCIAL RESPONSIBILITY, DIVERSITY & INCLUSION

In occasione dell’apertura del locale di Piazza Diaz, Panino Giusto svela anche le ragioni di una sempre maggiore attenzione al tema della sostenibilità. Spiega la Presidente Elena Riva: “Se fino a poco tempo fa il tema della responsabilità sociale era per me ed Antonio (Civita, il CEO della catena, ndr) una questione di coscienza, oggi è un’irrinunciabile scelta di buon senso comune, l’unica strada per raggiungere un equilibrio sostenibile, di cui saremo tutti beneficiari. Da qui l’intenzione di non ragionare più ‘per progetti’, ma di far coincidere la social responsibilty con la vision aziendale. In questo percorso è stata ed è ancora illuminante l’esperienza di ‘Cucinare per Ricominciare’, un progetto pilota lanciato nel 2016 con la Fondazione Avsi, dove per la prima volta un’impresa privata e una no profit collaborano per formare e collocare, nel mondo della ristorazione, giovani migranti che hanno trovato rifugio nel nostro Paese”.

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ESPANSIONE ALL’ESTERO

Il CEO Antonio Civita descrive infine il piano di espansione della catena di ristoranti specializzati. “Quest’anno abbiamo aperto il nostro primo locale a Parigi, dove stiamo cercando una seconda location, il terzo locale a Tokyo e due a Milano in centro (oltre a Piazza Diaz, appena inaugurato, Piazza Cordusio entro primavera 2019) per un totale di 34. Il prossimo anno inizieremo lo sviluppo in Svizzera. Stiamo inoltre pianificando un nuovo format più compatto, che ci possa permettere di essere presenti anche in canali di sviluppo in cui avere un’offerta concentrata, su location più piccole, diventa indispensabile. Per perseguire l’obiettivo di crescita all’estero vogliamo rinforzarci industrialmente e finanziariamente. Stiamo pertanto valutando un’apertura del capitale, confrontandoci con alcuni family office e partner industriali, scelti sulla base della condivisione dei nostri valori e di un progetto di lunga durata, che possa far conoscere il vero panino italiano nel mondo”.

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