Bevande alla frutta verso il biologico e il sugar free

Quello delle bevande piatte alla frutta è un mercato che cresce, trainato da una domanda radicalmente nuova e decisamente più attenta, rispetto al passato. Gianfranco Castro, Direttore Generale Achillea divisione Bio Ponti, riassume così la situazione: «Il mercato delle bevande alla frutta Bio presenta dei trend in forte crescita (+15% a valore vs l’anno precedente). Le bevande piatte Bio hanno grandi potenzialità di sviluppo soprattutto nel fuori casa, non solo nei locali di fascia medio alta, in quanto ormai la differenziazione dell’offerta verso il prodotto presente in Gdo è fondamentale. La prima domanda che fanno gli operatori del settore è se i nostri prodotti sono presenti sugli scaffali del canale moderno: dopo averli rassicurati che Achillea è e rimarrà sempre un brand del canale specializzato e dell’Horeca si passa subito all’ordine. Gli operatori del settore chiedono, per differenziare la propria offerta, il bio, che è un’ottima arma da offrire ai propri clienti per soddisfare le richieste di prodotti salutistici».

Si tratta di un mercato dinamico, nel quale non sono ancora emerse in maniera definitiva le tendenze che condizioneranno le scelte dei prossimi anni.
«Il mercato delle bevande alla frutta è molto frastagliato in termini di offerta, fortemente legato alla dimensione promozionale e ancora legato ai gusti tradizionali – spiega Vincenzo Tundo, Direttore Marketing di San Benedetto –. Emerge tuttavia in maniera evidente un nuovo interesse verso prodotti healthy e sugar free. Rispetto ad altre categorie del beverage questo mercato è meno legato alla stagionalità». «Si registra – prosegue Tundo – un crescente interesse verso prodotti arricchiti con vitamine, in linea con la richiesta dei consumatori di prodotti che non siano soltanto gustosi, ma che offrano anche benefici salutari. Anche le performance dei prodotti a basso contenuto di zuccheri hanno beneficiato dei trend legati al benessere e alla salute. Una tendenza che San Benedetto ha sposato e condiviso con successo, cercando di offrire al consumatore l’opportunità di scegliere prodotti ricercati e di qualità come San Benedetto Succoso Zero, la linea senza zuccheri aggiunti dedicata a chi è più attento alla propria forma e i nuovi San Benedetto Organic Bio, con ingredienti provenienti da filiera biologica».

In alcuni casi, la tendenza crescente ha indotto alcuni produttori a praticare politiche di prezzo nuove, che non sempre sono state percepite come giustificate dall’aumento della qualità del prodotto finito. «A volte ci sentiamo dire da qualche operatore che il prezzo è troppo caro – conclude Castro –. In questo caso percepiamo che l’insegna probabilmente non è pronta ad accogliere consumatori alto spendenti provenienti dal canale specializzato. Non bisogna paragonare il prezzo del prodotto bio a quello del convenzionale. Bisogna pensare, invece, a quale target di consumatore questo tipo di prodotto piace e di quanto alza lo scontrino medio».

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