È stato come un ritorno alle origini. Con il lancio, nel 2015, del brand di ristorazione commerciale “Dal 1945 Gustavo Italiano”, CAMST ha raggiunto due obiettivi: fare un omaggio al fondatore Gustavo Trombetti e ridare slancio all’impegno nella ristorazione commerciale, settore di origine della cooperativa emiliana. Ne parliamo con il Direttore Generale Antonio Giovanetti.
Quali sono le sue caratteristiche?
“Dal 1945 Gustavo Italiano” è declinato in 7 diverse tipologie di locali: Il Buon Caffè, In Cucina, La Pizza di Casa Mia, Il Vero Impasto, Teglia e Cuoci, Il Mio Panino e Sano e Delizioso. Si tratta di locali, che possono anche coesistere all’interno di grandi superfici, con un arredo vintage ed elegante, che propongono un’offerta gastronomica di prodotti e materie prime da fornitori selezionati. Vogliamo poter garantire ingredienti certificati, di origine italiana e lavorati nel rispetto delle stagionalità.
Di quali servizi possono usufruire i clienti?
I locali sono studiati per offrire ai clienti un’esperienza unica in termini di comfort e tecnologia: il wi-fi gratuito, le postazioni tablet, gli spazi ricarica cellulare, l’app dedicata, il sistema chiama cliente per le ordinazioni di prodotti espressi e i sensori per la classificazione del target clienti in 24 categorie associati al consumo effettuato.
In che modo avviene l’approvvigionamento dei prodotti e delle materie prime?
Ogni punto di ristoro invia gli ordini al Centro distributivo di CAMST, dove sono stoccati tutti i prodotti dei nostri fornitori, che provvede a inviare la merce.
Quanti sono oggi i locali aperti in Italia?
Sono 12 punti vendita, ma nel complesso sono 26 punti di ristoro (come detto, possono anche coesistere in uno spazio comune), in alcune città del Centro e del Nord Italia: a Bologna, nel centro storico di Ravenna, ad Arezzo, Parma, Vicenza e Monfalcone (Go).
Quante aperture avete in previsione nel 2018?
Quattro, in Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
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