Il fuori casa di domani? Digitale e nel segno del made in Italy

Il webinar “Il Food che verrà”, quarto capitolo del progetto Food per l’Italia, ha visto protagonista l’out of home con Tanya Koops, CEO di METRO Italia, e Roberto Colombo, CEO di Gruppo Sebeto

La pandemia con il conseguente lockdown ha lasciato pesanti conseguenze sul mondo del fuori casa e, più in generale, sulla filiera agroalimentare italiana. Del presente e, soprattutto, del futuro dell’industria alimentare e della distribuzione si è discusso nel webinar Il Food che verrà, organizzato nell’ambito del progetto Food per l’Italia, che si è svolto lo scorso 10 settembre.

Nelle prime due parti dell’evento si è parlato del rapporto tra l’industria alimentare e la distribuzione moderna, mentre nella parte conclusiva è stato dato spazio al fuori casa, con due ospiti d’eccezione: Tanya Koops, CEO di METRO Italia, e Roberto Colombo, CEO di Gruppo Sebeto, proprietario dell’insegna Rossopomodoro.

Food per l'Italia

STRATEGIE PER RIPARTIRE

Entrambi i manager hanno sottolineato alcuni cambiamenti che stanno caratterizzando il post lockdown. «La graduale ripresa delle attività Horeca coincide con una trasformazione dei modelli di business, con, in particolare, la forte ascesa del take away e del food delivery – ha dichiarato Tanya Koops –. Inoltre, nel nuovo scenario emerso dopo la pandemia, il fuori casa dovrà integrare sempre più strumenti digitali e gestionali nel proprio business per migliorare la produttività. A tale proposito, METRO Italia ha un team di Digital Sales Force che ha l’obiettivo di aiutare ristoratori e baristi nella digitalizzazione della loro attività, che oggi è più che mai essenziale per essere competitivi. Inoltre, abbiamo una piattaforma, denominata DISH, che offre la possibilità di sviluppare in modo semplice e veloce un sito web completo e di facile utilizzo».

Tanya Kopps – CEO, Metro Italia Cash and Carry

«Lo smarworking, e, quindi, il boom del delivery, sono delle realtà assodate, così come la digitalizzazione, un processo che continuerà anche in futuro – ha confermato Colombo –. Inoltre, gli effetti della pandemia dovranno spingerci a rivedere le dimensioni degli spazi dei ristoranti: forse il futuro sarà realizzare format più piccoli e più agili».

Sia METRO Italia che Rossopomodoro considerano strategica la produzione agroalimentare italiana. «Abbiamo un assortimento composto da numerose eccellenze italiane, con la proposta di oltre 7.000 prodotti locali differenziati per zona – ha sottolineato il CEO di METRO Italia –. E siamo assolutamente pronti a svolgere il nostro ruolo nell’esecuzione del Bonus Filiera Italia per supportare gli operatori Horeca nel rilancio delle loro attività attraverso la promozione dei prodotti agroalimentari italiani».

Roberto Colombo – CEO, Gruppo Sebeto (Rossopomodoro – Rossosapore – anema e cozze – Pizzeria Nazionale)
1881 by Stefano Berruto

Anche per Rossopomodoro è fondamentale il Made in Italy agroalimentare: «Abbiamo una collaborazione con l’industria di marca più importante, avendo, tra l’altro, siglato partnership con aziende di acqua minerale, caffè, farine e salumi – ha spiegato Colombo –. Parallelamente, lavoriamo con i piccoli produttori di qualità, che per Rossopomodoro significa rapportarsi con aziende artigianali di pomodoro, mozzarella e pasta del contesto campano, a cui diamo uno sbocco alla vendita dei loro prodotti, avendo, a nostro vantaggio, la garanzia dell’alta qualità».

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