Il mercato retail italiano è in piena trasformazione. Dopo le turbolenze della pandemia,
i centri commerciali si rinnovano e si adattano alle nuove abitudini di consumo.
Lo rivela l’analisi condotta da Reno per Confimprese, presentata durante il XIII Retail & Real Estate Italia. Oggi il settore punta sulla qualità e sulla rigenerazione dello stock esistente, più che su nuove aperture.
Entro il 2028 sono previste sette nuove inaugurazioni, tra cui il Nuovo Distretto Telematico di Genova, il City Mall di Gallarate, la Galleria Porta Vittoria di Milano e l’Iper Tosano di Brescia, a cui si aggiungeranno altri ampliamenti strutturali in arrivo tra il 2027 e il 2028.
CENTRI COMMERCIALI PIÙ IBRIDI E VICINI AL TERRITORIO
“Il retail si sta evolvendo e i centri commerciali sono sempre più percepiti come spazi polifunzionali per trascorrere del tempo”, afferma Mario Resca, Presidente Confimprese. Crescono i comparti food&beverage e pet, mentre il fashion registra una contrazione strutturale.
La vacancy rate si è stabilizzata tra il 3% e l’8%, segno di un nuovo equilibrio tra domanda e offerta. I centri commerciali più grandi sono tornati ai livelli pre-pandemia, mentre le strutture di dimensioni minori puntano sul mix merceologico e sulla prossimità per attrarre nuovi brand e consumatori.
UNO SGUARDO ALL’EUROPA
Nel confronto europeo, Italia e Germania mostrano un mercato maturo orientato alla riqualificazione, mentre il Regno Unito continua a ridurre il numero di strutture. La Spagna è invece l’unico Paese con un piano di espansione significativo: sono previsti 43 nuovi centri commerciali tra Madrid, Valencia e Siviglia.
Gian Enrico Buso, managing partner di Reno, aggiunge: “Il futuro del retail italiano sarà ibrido, opticanale e di prossimità, fondato su esperienze locali, rigenerazione e integrazione tra fisico e digitale. Il retail fisico non sta scomparendo, ma si sta ridefinendo: cresce in qualità, selettività ed efficienza”.
