
Eataly presenta Eataly alla Radice, il nuovo progetto di filiera che unisce trasparenza, qualità e identità. L’iniziativa, promossa da Eataly con il coordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Palermo e di Slow Food Italia, è stata verificata da RINA, gruppo internazionale attivo nella certificazione in oltre settanta Paesi.
L’obiettivo è valorizzare in modo strutturato e trasparente la pasta di semola di grano duro Eataly, simbolo della cultura gastronomica italiana. Il disciplinare tecnico di filiera definisce criteri di produzione chiari e misurabili lungo tutte le fasi, dalla coltivazione al confezionamento, per guidare le aziende in un percorso di miglioramento continuo.
Un modello ispirato all’agroecologia
Eataly alla Radice nasce per promuovere un approccio produttivo ispirato ai principi dell’agroecologia, con l’obiettivo di migliorare la salute del suolo e dell’acqua, la biodiversità e la resilienza climatica. Il progetto si sviluppa su quattro aree di impatto – terra, clima, acqua e identità – e introduce un modello che integra sostenibilità ambientale, trasparenza e responsabilità sociale.
Andrea Cipolloni, Ceo Eataly Group, commenta:“Siamo orgogliosi di presentare Eataly alla Radice con la prima filiera dedicata alla nostra pasta, simbolo della nostra cultura gastronomica. Questo progetto rappresenta un passo importante nel nostro impegno per costruire un modello di filiera tracciata e trasparente, a beneficio dei nostri clienti e dei produttori con i quali collaboriamo. L’auspicio è che questo percorso possa presto estendersi anche ad altre filiere della linea Eataly Icons, rafforzando il legame tra eccellenza italiana, responsabilità e innovazione”.
RINA E LA VALIDAZIONE DEL DISCIPLINARE
Il disciplinare tecnico di Eataly alla Radice, riassunto sul sito ufficiale di Eataly, è stato validato da RINA, che ha condotto audit in campo presso tutti gli attori della filiera.
Simona Galloni, Head of Food Product Management di RINA, spiega:“RINA ha avuto, in primo luogo, il compito di validare i contenuti del disciplinare, assicurandosi che ciascun pilastro tecnico del progetto Eataly alla Radice fosse supportato da requisiti oggettivi e misurabili, rispettando i principi di coerenza, tracciabilità e trasparenza. Successivamente, la verifica ha valutato che tali requisiti fossero effettivamente applicati in ogni fase della filiera. Questo processo contribuisce a rafforzare la fiducia delle parti interessate e mette in luce l’impegno costante di Eataly nell’offrire prodotti di eccellenza“.
UNA FILIERA CHE UNISCE TRADIZIONE E INNOVAZIONE
La prima applicazione del progetto interessa quattro formati di pasta di semola di grano duro: spaghetti, linguine, rigatoni e paccheri Eataly. La filiera coinvolge le aziende agricole Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus e ATS Agri, impegnate nella riduzione dei consumi energetici e nella valorizzazione delle filiere locali; il Molino De Vita nei Monti Dauni, ambasciatore del Made in Italy; e il Premiato Pastificio Afeltra di Gragnano, eccellenza della tradizione pastaria.
Ogni confezione di pasta Eataly alla Radice riporta un QR Code che rimanda all’etichetta narrante realizzata da Slow Food Italia. Il consumatore può così conoscere il percorso produttivo, le pratiche agronomiche e l’identità culturale del prodotto.
La nuova pasta Eataly alla Radice è disponibile negli store Eataly dal 15 ottobre 2025. Dal 25 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Pasta, debutta anche nei menu dei ristoranti con lo Spaghetto Eataly, piatto simbolo della linea e del progetto di filiera tracciabile.