
Il settore birraio nel 2024 ha affrontato nuove sfide dopo un decennio di crescita e la ripresa post-pandemia: il contesto economico caratterizzato da instabilità e da un consolidato aumento generale dei prezzi ha inciso lievemente su produzione (-1,27%) e consumi (-1,54%) e, in maniera più marcata, su export (-7,82%) e import (-4,95%). È quanto emerso dall’Annual Report 2024 presentato a Roma da AssoBirra, l’associazione che dal 1907 riunisce le maggiori aziende che producono e commercializzano birra, malto e luppolo in Italia. Al tempo stesso il comparto ha saputo mostrare la propria solidità investendo ancora circa 100 milioni di euro all’anno in innovazione, sostenibilità e sviluppo. Secondo i dati di AssoBirra, nel 2024 la produzione di birra in Italia ha raggiunto 17,2 milioni di ettolitri, registrando una contrazione abbastanza contenuta rispetto ai 17,4 milioni di ettolitri del 2023 (-1,27%), attestandosi appena sotto i livelli pre-pandemici del 2019 (17,3 milioni di ettolitri). I consumi nel 2024 si sono attestati a 21,5 milioni di ettolitri, in lieve calo del 1,54% rispetto al 2023, una lieve contrazione che va di pari passo con il calo del consumo pro capite (36,4 litri vs 37,1 litri nel 2023).
Anche l’export mostra un aggregato inferiore a quello del 2023 (3,3 milioni di hl nel 2024, con un -7,82% rispetto ai 3,6 dell’anno precedente). Tra i canali distributivi prosegue la ripresa del fuori casa, che nel 2024 registra un ulteriore aumento rispetto all’anno precedente in termini di incidenza sul totale dei consumi (38,5% vs 37,6% nel 2023), bilanciando in parte la flessione di consumo domestico del canale GDO, ancora in calo (61,5% nel 2024 vs 62,4% nel 2023).
Uno dei temi principali di cui si è discusso nel corso della presentazione dell’Annual Report 2024 è quello legato alle Accise sulla birra che hanno superato i 714 milioni di euro, in crescita di oltre 20 milioni rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dell’aumento dell’aliquota, considerando il calo nei consumi. Quest’ultimo è stato principalmente causato da un potere di acquisto ridotto dalle dinamiche inflattive, che a loro volta sono impattate anche dalle accise.
Una spirale negativa che AssoBirra chiede di interrompere per consentire la crescita e generare valore. “Il comparto continua a dare segni di rinnovata vitalità, sta intercettando nuove sensibilità e modelli di consumo all’insegna della leggerezza, dimostrando di sapersi evolvere. Per questo è fondamentale continuare a sostenerlo, liberando risorse da destinare a sostenibilità, innovazione e qualità. La birra è diventata un simbolo di socialità positiva in Italia, e AssoBirra intende rafforzarne ulteriormente il ruolo nel sistema agroalimentare del Paese” ha commentato Alfredo Pratolongo, Presidente AssoBirra.
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