Birra chiara versata: AssoBirra chiede la riduzione delle accise nella Legge di Bilancio 2026.

AssoBirra: con la Legge di Bilancio 2026 chiesta la riduzione delle accise

La filiera della birra vale 10,4 miliardi di euro e oltre 112.000 occupati. AssoBirra sollecita il Governo a intervenire sul peso fiscale per rilanciare competitività, investimenti e consumi nel canale Horeca
Birra chiara versata: AssoBirra chiede la riduzione delle accise nella Legge di Bilancio 2026.

Il comparto birrario italiano genera 10,4 miliardi di valore condiviso e occupa circa 112.000 persone. Ogni addetto alla produzione crea 31 posti di lavoro lungo la filiera. Nonostante la solidità del settore, negli ultimi due anni la birra ha registrato un calo di produzione, consumi ed export, aggravato dall’aumento delle accise (+20 milioni di euro nel 2024) e dal rallentamento dei consumi estivi, tradizionalmente fondamentali per Horeca.

L’accisa incide pesantemente sul prezzo finale fino al 40% nel formato 66 cl, mentre circa 80 centesimi su una birra alla spina. Un impatto diretto sul potere d’acquisto dei consumatori e sulla competitività di pub, ristoranti e birrifici.

Federico Sannella, Presidente AssoBirra, sottolinea: “La birra è una filiera viva e strategica, che unisce agricoltura, industria e distribuzione, generando valore per l’intero Paese. Oggi più che mai serve una visione di lungo periodo sulla fiscalità: ridurre le accise non significa solo alleggerire un’imposta regressiva, ma restituire slancio a investimenti, occupazione e innovazione. È una misura che rafforza l’intera filiera e la sostiene anche nei momenti di maggiore incertezza economica”.

LA PROPOSTA: RIDURRE L’ACCISA DA 2,99 A 2,97 €/HL/PLATO

In vista della Legge di Bilancio 2026, AssoBirra chiede al Governo di ridurre l’aliquota da 2,99 a 2,97 euro per ettolitro e grado Plato, un intervento dal valore di 4,7 milioni di euro. Una misura contenuta, ma ritenuta strategica per stimolare domanda, investimenti e competitività, soprattutto nel fuori casa.

I dati parlano chiaro, tra il 2017 e il 2022, le precedenti riduzioni fiscali hanno generato: +10% nei consumi nazionali, +11% nella produzione, +5% nella coltivazione di orzo distico, l’avvio dei primi progetti per il luppolo italiano.

HORECA E BIRRIFICI ARTIGIANALI: SERVE PIÙ COMPETITIVITÀ

Il tema fiscale tocca da vicino anche i microbirrifici: la Legge di Bilancio 2025 aveva introdotto una riduzione pluriennale dell’aliquota, ma limitata alle realtà sotto i 60.000 hl—appena il 3% della produzione nazionale.

Paolo Merlin, Vice Presidente AssoBirra, ribadisce: “Ridurre le accise non è solo una scelta fiscale: è una leva che incide direttamente sul mercato e il potere d’acquisto. Le riduzioni hanno portato risultati concreti, con crescita dei consumi e della produzione nazionale, mentre gli aumenti hanno generato contrazione e contribuito all’inflazione, perché l’accisa entra nella formazione del prezzo e pesa in modo significativo sul consumatore finale. Una fiscalità più equilibrata è quindi essenziale per sostenere la ripresa, contenere i prezzi e dare stabilità a tutta la filiera”.

La richiesta è quindi duplice: sostegno alla competitività della birra italiana e incentivi per accelerare investimenti in transizione ecologica, agricoltura e innovazione industriale.

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