92 miliardi di ricchezza generata, passando dai 7,8 miliardi del 2015 ai 10,4 miliardi del 2024 (+33%), 24 mila nuovi posti di lavoro, una crescita a doppia cifra della produzione (20,5%), dei consumi (+13,6%) e dell’export (+31%). Sono alcuni dei dati che emergono dallo studio realizzato da Osservatorio Birra per fotografare il “valore condiviso” generato dal settore brassicolo nell’ultimo decennio. L’indagine, condotta in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, è stata presentata giovedì scorso a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti, promotrice dell’Osservatorio.

L’incontro, dal titolo ‘2015-2025. Una nuova cultura della birra – Il ruolo di Fondazione Birra Moretti nella trasformazione del modo di vivere la birra in Italia e nella valorizzazione del contributo economico generato per il Paese. Un impegno che si proietta verso il futuro’, ha visto la partecipazione di numerosi relatori: Alfredo Pratolongo, Presidente Fondazione Birra Moretti, Alessandro Marangoni, Chief executive officer Althesys Strategic Consultants, Alexander Koch, Amministratore delegato Heineken Italia, Paolo Merlin, Direttore Fondazione Birra Moretti, e alcuni rappresentanti del mondo della politica, quali il senatore Giorgio Salvitti, Consigliere politico Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, la senatrice Gisella Naturale, Vicepresidente Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, e l’onorevole Raffaele Nevi, Segretario Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
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HORECA, MOTORE DI CRESCITA
Secondo l’indagine, a trainare lo sviluppo del settore brassicolo è in particolare il canale Horeca, che nel 2024 ha registrato 6,4 miliardi di euro di ricchezza generata (+32,5% rispetto al 2015). “Un comparto che si conferma sempre più strategico per creare valore in Italia”, ha affermato Alessandro Marangoni, nel presentare i risultati dello studio.
Del valore condiviso del settore brassicolo, del resto, non beneficiano solo i produttori. “Nel 2024 – ha evidenziato Marangoni – ogni euro derivato dalle vendite di birra dell’industria nazionale in Italia ha generato 7,60 euro sull’intera filiera, così suddivisi: 3,30 euro per le altre imprese, 2,90 euro per lo Stato, 1,30 euro per i lavoratori della filiera e 0,10 per i birrifici”. “E per il settore – ha concluso – c’è ancora spazio per crescere”.
IL CONTRIBUTO DI FONDAZIONE BIRRA MORETTI
Negli ultimi dieci anni, la consapevolezza e la curiosità degli italiani verso la birra sono cresciute molto. “Oggi, in Italia, la birra non è solo una bevanda – ha affermato Alfredo Pratolongo – ma un simbolo di socialità e di convivialità. Grazie alla sua accessibilità, alla sua informalità e alla sua straordinaria versatilità negli abbinamenti, è ormai entrata a far parte delle abitudini di consumo degli italiani a tavola, accanto ai piatti della nostra tradizione. È questo il segno più evidente di una trasformazione profonda, che l’ha resa una protagonista della quotidianità del nostro Paese”. “Dal 2015 ad oggi – ha aggiunto – Fondazione Birra Moretti ha diffuso la conoscenza sulla birra e sul suo consumo corretto, a pasto e responsabile, e ha messo in luce la ricchezza generata dal comparto per il Paese”. Guardando al futuro, Pratolongo ha concluso evidenziando come “nei prossimi anni l’abbinamento chiave della birra sarà l’informalità: il nuovo valore della convivialità italiana. Un cambiamento che riflette la voglia crescente di libertà e autenticità espressiva nei momenti di socialità, dove la compagnia e il piacere di stare insieme superano la ricerca di una perfezione formale negli abbinamenti”.
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