Quali elementi colpiscono inconsciamente la mente del consumatore all’interno di una food court? Ovviamente i protagonisti sono i brand di ristorazione e la loro offerta, ma nel complesso incidono anche i profumi, i colori, i suoni e ancora l’arredo, le luci e la musica di sottofondo degli spazi comuni. Tutti questi fattori concorrono a determinare la scelta di consumo, la propensione alla spesa, il tempo di permanenza e quindi il livello complessivo di soddisfazione.
Per indagare tali aspetti con un approccio scientifico, l’Osservatorio Food Court ha organizzato un test sperimentale di Neuromarketing insieme al Centro di Ricerca di Neuromarketing della IULM, da quasi 20 anni specializzato in questo campo. Il Centro, coordinato dal professor Vincenzo Russo, in cui lavora un team multidisciplinare composto da circa 20 professionisti, nel 2025 collabora con l’Osservatorio Food Court, affiancandosi nello studio sul consumatore a BVA Doxa, già presente dall’edizione 2024.
Appuntamento a Oriocenter
Il prossimo 29 e 30 settembre, la Food Court del noto centro commerciale sarà teatro di un primo test in field, a cui parteciperà un gruppo di volontari che fruirà di questi spazi indossando sul capo e sugli occhi speciali strumentazioni. Sul posto sarà presente lo staff del “Behavior & Brain Lab” di Iulm, che sarà impegnato a supervisionare i lavori e a registrare l’imponente mole di dati prodotta dalle strumentazioni. Dati che saranno esaminati nei giorni e nelle settimane successive.
L’esito dello studio sarà comunicato al mercato in occasione del Food Service Forum il prossimo 25 novembre a Scalo Milano Outlet & More, il main event del brand Food Service che è promotore dell’Osservatorio Food Court, giunto alla sua III° edizione.