Piadineria

La Piadineria sbarca a New York

Il primo locale aprirà tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026: la catena punta a diventare un marchio globale con un piano di sviluppo che guarda anche all’America
Piadineria

La Piadineria ha annunciato lo sbarco a New York, con l’apertura del primo ristorante prevista tra dicembre 2025 e gennaio 2026. Non si tratta di un’operazione isolata, ma dell’avvio di una fase pilota che prevede circa 20 punti vendita in location mirate, così da testare l’offerta sul mercato statunitense e adattarla a gusti e abitudini dei consumatori.“Non sarà assolutamente un’operazione spot – ha dichiarato l’Amministratore delegato Andrea Valotama il primo passo di un percorso che ci porterà a diventare un brand globale”.

Il modello francese come base di sviluppo

Dopo l’esordio internazionale del 2017 a Marsiglia, La Piadineria conta oggi nove ristoranti in Francia, cinque dei quali a Parigi. Il piano prevede già quindici nuove aperture e circa ottanta nel prossimo quinquennio. Un percorso che ha consolidato il format anche all’estero, confermando la capacità della piadina romagnola di farsi conoscere e apprezzare da un pubblico internazionale.

La stessa strategia verrà applicata negli Stati Uniti, dove il consumo di prodotti italiani è in forte crescita. “Gli americani sono già grandi compratori di prodotti italiani – ha spiegato Valota – e abbiamo riscontrato una maggiore competenza dei consumatori nella scelta. Riteniamo quindi che il mercato sia pronto per accogliere la nostra proposta”.

Una rete sempre più capillare in Italia

Parallelamente al progetto internazionale, La Piadineria continua a crescere in Italia, dove è seconda solo a McDonald’s per numero di ristoranti. Nel 2024 i locali erano 481, con 57 nuove aperture; nel 2025 sono previste 75 inaugurazioni, di cui 65 lungo la Penisola. Il traguardo dei 500 punti vendita sarà raggiunto a ottobre.

Oggi l’azienda conta 3.300 collaboratori e ogni giorno vende circa 74mila piadine. Nel 2024 il fatturato ha toccato quota 223,1 milioni di euro (+20% sul 2023), con l’obiettivo di raddoppiare i ricavi entro cinque anni. Un ruolo chiave nello sviluppo internazionale è ricoperto dallo stabilimento centrale di Montirone (Brescia), che produce i quattro impasti di piadina distribuiti poi nei ristoranti. Ampliato nel 2024 con un investimento da 6 milioni di euro, diventerà il modello da replicare anche negli Stati Uniti nella seconda fase del progetto. “Il sostegno dei fondi ci ha permesso di pensare sin da subito a una catena scalabile e non a un singolo flagship. Oggi abbiamo l’energia del team e le risorse finanziarie adeguate per affrontare una sfida così impegnativa”, ha concluso Valota.

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